(ANSA) - NAPOLI, 30 GIU - Brusca frenata del comparto
calzaturiero italiano nel primo trimestre del 2024, che registra
una contrazione sia dell'export (-9,7% in valore e -10,3% nelle
paia) che del fatturato (-10,1%). Lo scenario emerge dall'ultimo
report realizzato dal Centro Studi Confindustria Moda per
Assocalzaturifici, che evidenzia anche una flessione degli
acquisti delle famiglie italiane (-1,6% in quantità e -0,7% in
spesa).
Nel primo trimestre in Campania export in calo del -2,9% in
valore. Le prime 5 destinazioni dell'export campano, che coprono
il 60,1% del totale, sono risultate: Francia (+15%), Germania
(-8-8%), USA (-22,4%), Svizzera (+3,5%) e Spagna (+76%). Il
numero di imprese attive (tra calzaturifici e produttori di
parti) ha registrato, secondo i dati di Infocamere-Movimprese,
un calo di -6 aziende sullo scorso dicembre, tra industria e
artigianato, accompagnato da un saldo negativo di -39 addetti.
Per quanto riguarda le ore di cassa integrazione guadagni
autorizzate da INPS nel primo quadrimestre dell'anno per le
imprese campane della filiera pelle, si registra un aumento del
+484% rispetto allo stesso periodo del 2023: sono state
autorizzate 2,5 milioni di ore, un numero superiore del +312%
anche rispetto alla situazione pre-emergenziale dei primi 4 mesi
2019.
Sulla situazione nazionale è intervenuta Giovanna Ceolini,
Presidente Assocalzaturifici: "Archiviato il 2023 con una
sostanziale tenuta nel fatturato, (14,58 miliardi di euro, +0,6%
sul 2022) e nell'export, sebbene con volumi già in sofferenza,
in avvio 2024 è proseguito per il calzaturiero il rallentamento
iniziato nella seconda metà dello scorso anno, divenuto ora
ancor più marcato, con una forte riduzione degli ordinativi e
dell'attività produttiva (l'indice Istat della produzione
industriale segna nei primi 3 mesi un -20,5%). La consueta
indagine condotta a maggio tra i nostri associati ha evidenziato
un calo del fatturato per il 68% del campione, con una fetta non
trascurabile di Associati (18%) che ha riportato una contrazione
addirittura superiore al -20%. Inoltre, il sentiment degli
imprenditori non mostra fiducia: solo l'11% confida in un
miglioramento dell'evoluzione congiunturale nel secondo
trimestre, che secondo le previsioni degli intervistati è
destinato a chiudersi con un calo del fatturato attorno al -7,4%
su aprile-giugno 2023. Oltre l'80% prevede un'inversione di
rotta non prima del 2025".
Nel report emerge come, per quanto riguarda le esportazioni (cui
viene destinato l'85% della produzione nazionale), nel primo
trimestre 2024 siano state vendute 51,9 milioni di paia (6
milioni in meno rispetto agli stessi mesi dello scorso anno),
per 3,17 miliardi di euro. Dopo un gennaio di tenuta (almeno in
termini di valore: +1,4%), la dinamica si è fatta più
penalizzante a febbraio (-6,2%), fino a registrare in marzo un
crollo nell'ordine del -20%, sia a valore che nelle paia.
L'analisi per tipologia merceologica mostra flessioni, sia in
quantità che a valore, per tutti i comparti. In particolare,
quello delle calzature con tomaio in pelle, primo per importanza
con un'incidenza del 65% sulle vendite estere in valore, segna
un -8,6% in volume con un -7% in valore sui primi 3 mesi 2023.
(ANSA).
Industria calzaturiera, in Campania export in calo del -2,9%
I dati al primo trimestre 2024. Diminuiscono imprese e addetti