Campania

"Una targa ricordi Francesco Pio Maimone", lettera al prefetto

Laddove fu ucciso. Genitori e avvocati: "sarebbe potente monito"

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 03 LUG - Una deroga al norme che regolano la toponomastica del Comune di Napoli che consenta l'apposizione di una targa in ricordo Francesco Pio Maimone laddove il giovane pizzaiolo venne assassinato, la notte tra il 19 e 20 marzo 2023, da un colpo di pistola vagante sparato sul lungomare di Napoli durante una rissa.
    A chiederlo, in una lettera inviata al prefetto di Napoli Michele Di Bari, sono i genitori della vittima, Antonio Maimone e Concetta Napoletano, attraverso i loro avvocati Angelo e Sergio Pisani.
    "Francesco Pio, una vittima innocente della criminalità organizzata, - si legge nella missiva - è stato strappato alla vita in modo crudele e ingiusto, lasciando un vuoto immenso nei cuori dei suoi familiari ed amici. Una targa commemorativa in suo onore non solo avrebbe un valore inestimabile per i familiari del ragazzo, che vedrebbero in essa un segno tangibile del ricordo del loro caro, ma avrebbe anche un significato profondo per tutta la città di Napoli, in particolare per i giovani".
    Della morte del giovane, che aveva appena 18 anni, è accusato, tra gli altri, Francesco Pio Valda, sotto processo a Napoli, davanti alla Corte di Assise, insieme con un gruppo di imputati composto da suoi amici e parenti, a cui viene contestato il grave reato di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso.
    "La presenza di tale targa - viene sottolineato dai due avvocati - potrebbe fungere da potente monito per tanti giovani, ricordando loro l'importanza di opporsi alla criminalità organizzata e di scegliere percorsi di vita positivi e lontani dalla violenza. Un simbolo visibile e permanente della tragica fine di Francesco Pio potrebbe contribuire a sensibilizzare l'intera cittadinanza sull'importanza di una lotta unitaria contro la criminalità organizzata, rafforzando la coscienza collettiva della necessità di costruire una società più sicura e giusta". (ANSA).
   

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