(ANSA) - NAPOLI, 12 LUG - Potrebbe essere giunto a una svolta
il giallo della vicenda delle sette persone rimaste intossicate
a Napoli dopo aver bevuto del latte di mandorla che gli era
stato offerto da uno sconosciuto. Una persona è stata portata in
caserma e sottoposta a fermo, ma - secondo le poche informazioni
che trapelano - non in modo specifico per questo episodio ma per
un altro e di diversa natura, una rapina. Gli accertamenti
svolti successivamente avrebbero fatto cadere su di lui anche il
sospetto di essere l'uomo del latte di mandorla, un'accusa che
però finora non gli è stata formalizzata.
L'inquietante vicenda, che ha provocato anche un certo
allarme sociale, risale ai giorni scorsi e si è consumata in
un'area a ridosso del centro storico di Napoli. Come detto,
sette le persone sicuramente vittime dell'uomo. Tre sono il
titolare di un negozio di surgelati di via Foria, sua figlia e
una commessa: hanno raccontato di essersi sentite male dopo aver
ingerito il latte di mandorla offerto da uno sconosciuto.
Ricoverati all'ospedale Pellegrini, sono stati dimessi poco
dopo. Nello stesso ospedale i carabinieri erano intervenuti
qualche giorno prima per il caso di quattro donne di 49, 22, 20
e 29 anni, tutte commesse di un discount di piazza Poderigo,
giunte in ospedale per una presunta intossicazione. Anche loro
si sarebbero sentite male dopo aver ingerito il latte di
mandorla, portato nel negozio da un uomo che non conoscevano.
Sono state tutte dimesse.
E' probabile che l'uomo abbia messo nel latte di mandorla del
sonnifero, o comunque una sostanza volta a stordire chi lo
beveva. Ma perché? Una delle ipotesi è che volesse rapinare i
negozi visitati, ma in nessun caso le vittime hanno perso
conoscenza, accusando il malore solo più tardi. Ed infatti dagli
esercizi non risulta sia stato portato via niente.
Resta dunque da capire i motivi del gesto, ma prima ancora si
tratta di identificare chi l'ha compiuto. Diverse persone
l'hanno visto bene in faccia e sui social è stato anche diffuso
un fermo immagine di un filmato, ripreso da una telecamera
interna ad un bar, di un uomo che viene indicato come colui che
ha compiuto il gesto. Probabilmente sono anche queste
testimonianze che hanno spinto gli investigatori a ipotizzare
che un cinquantenne fermato per rapina qualche giorno fa possa
essere anche l'uomo del latte di mandorla.
Il fermato in questione è un napoletano del centro storico
che, fingendosi un tassista, avrebbe caricato un'anziana turista
al molo Beverello, poi l'avrebbe narcotizzata, rapinata e
abbandonata in zona Poggioreale. E' accusato di rapina aggravata
e lesioni personali aggravate e domani ci sarà l'udienza di
convalida del fermo. Che si tratti, però, anche del responsabile
dell'intossicazione, ancora non è certo: tant'è vero che, almeno
finora, non risulta siano stati adottati nei suoi confronti
provvedimenti anche per i due episodi del latte. Cosa che però
potrebbe accadere proprio in sede di udienza di convalida.
I Carabinieri della Compagnia Centro e Stella (coordinati
dalla sezione sicurezza urbana, procuratore aggiunto Pierpaolo
Filippelli) stanno svolgendo indagini ad ampio raggio per
trovare riscontri all'ipotesi investigativa. Gli accertamenti
sono tuttora in corso. (ANSA).
A Napoli il giallo del latte di mandorla, un sospettato
E' un falso tassista, fermato per aver narcotizzato una turista