Campania

A Santiago con le stampelle per raccogliere fondi per i disabili

Campione paralimpico ischitano in marcia per la solidarietà

Redazione Ansa

(ANSA) - ISCHIA, 15 LUG - Il cammino di Santiago, mille chilometri a piedi, per raccogliere fondi per acquistare attrezzature speciali per persone diversamente abili: è questa la sfida di Gianni Sasso, ischitano 55enne, amputato di una gamba. A 16 anni Sasso fu investito, mentre era in scooter, da un'auto riportando ferite tali da richiedere l'amputazione dell'intera gamba sinistra; esperienza dolorosa che però non ha spento la sua voglia di vivere. Sasso infatti conduce una vita normale, pratica sport come il calcio ed è arrivato a giocare i Mondiali con la Nazionale italiana amputati (di cui è stato anche capocannoniere) in Messico; nel 2012 ha realizzato il record del mondo della maratona con stampelle di Amsterdam. In seguito si è dedicato al paratriathlon, vincendo il titolo mondiale in occasione della Coppa del Mondo del 2014 in Canada conseguendo diversi altri successi in questa disciplina mentre nel 2019 ha corso la maratona di New York, coprendo i 42,195 km in meno di sei ore.
    Per Sasso questa non è la prima esperienza al cammino di Santiago ma stavolta ha deciso di percorrere il famoso itinerario che conduce alla cattedrale di Santiago de Compostela per raccogliere contributi a favore di alcuni ischitani affetti da gravi disabilità ed a cui servono attrezzature speciali per migliorare la qualità della vita. Come nel caso di Martin, 24enne di origine rumena che vive in una comunità familiare di Casamicciola da diversi anni ed è affetto da una grave malattia neurodegenerativa che lo costringe sulla sedia a rotelle oppure per quello di Elsa, giovane donna che da anni combatte contro l'avanzare della Sla ed a cui servirebbe uno speciale macchinario che stimola la circolazione del sangue.
    Spingere a donare per l'acquisto di queste attrezzature è l'obiettivo della nuova impresa di Gianni Sasso, che ha attivato una raccolta sulla piattaforma internet gofundme: "Conosco personalmente tutte le persone che voglio aiutare con questa mia iniziativa" dice Sasso "e so che non possono permettersi di comprare le attrezzature speciali che gli servirebbero, magari per fare sport o vivere con minori disagi la loro disabilità. Il cammino sarà durissimo e so che personalmente riceverò tanto da questa esperienza ma io spero soprattutto che servirà anche per aiutare Elsa, Martin ed altri amici meno fortunati".
    L'ischitano è partito da Bordeaux martedì scorso per la prima tappa, affrontando da subito salite molto impegnative; ieri ha è arrivato al passo del Perdon da Zariquiegui come si può leggere sulla sua pagina Facebook sulla quale sta tenendo un diario della sua impresa e dove sta ricevendo gli incoraggiamenti e gli apprezzamenti di un numero sempre maggiore di follower ed a cui nei giorni scorsi ha affidato questa riflessione: "Lungo il Cammino anche se parti da solo non sarai mai solo, il cammino ti fa pensare a tutte le persone che ami e le porti con te nel cuore e camminano passo dopo passo con te anche coloro che non ci sono più". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it