Campania

Tentato omicidio dopo una lite, un arresto

Castellammare di Stabia, uomo individuato grazie a telecamere

Redazione Ansa

(ANSA) - CASTELLAMMARE DI STABIA, 16 LUG - La sera dell'11 luglio, al culmine di una lite, avrebbe estratto una pistola e ferito un uomo al torace, prima di far perdere le tracce: trovato e arrestato dalla polizia. È accaduto a Castellammare di Stabia, dove gli agenti del locale commissariato hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura di Torre Annunziata. Il soggetto destinatario del provvedimento (del quale non sono state diffuse le generalità) è accusato di tentato omicidio.
    Stando alla ricostruzione degli inquirenti, che per le indagini si sono serviti delle immagini catturate dagli impianti di videosorveglianza della zona e di alcuni testimoni, l'arrestato in una zona affollata a poca distanza dall'ospedale stabiese, avrebbe ferito il rivale al torace, provando ad esplodere un secondo colpo, senza però riuscire nell'intento in quanto l'arma si sarebbe inceppata. A questo punto sarebbe scappato, facendo perdere le proprie tracce.
    La vittima, immediatamente soccorsa, fu prima ricoverata al San Leonardo e poi trasferita all'ospedale del Mare di Napoli, dove fu sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. "Il provvedimento precautelare emesso d'urgenza - spiegano in una nota dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata - si è reso necessario per la gravità della condotta delittuosa e per il pericolo di fuga del fermato, atteso che nel corso della stessa notte degli eventi e nei giorni successivi lo stesso era stato ricercato invano dalla polizia presso la sua abitazione e nei luoghi dal medesimo solitamente frequentati".
    Durante le fasi che hanno preceduto il trasferimento in galera, l'uomo ha indicato il luogo dove aveva nascosto l'arma utilizzata, risultata una replica di una pistola modificata in modo da renderla in grado di esplodere proiettili di un calibro compatibile con quello usato la sera dell'11 luglio. L'arrestato è stato poi trasferito nel carcere napoletano di Poggioreale.
    (ANSA).
   

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