Campania

A Torre del Greco successo per la festa dei quattro altari

Tornata dopo 16 anni di stop, sindaco: Pensiamo a edizione 2025

Redazione Ansa

(ANSA) - TORRE DEL GRECO, 22 LUG - Dopo tre giorni di arte, musica e spettacoli, è calato il sipario sulla rinata festa dei quattro altari, svoltasi a Torre del Greco dal 19 al 21 luglio.
    L'edizione 2024 è servita a riannodare il filo della storia, che era stato interrotto sedici anni fa con uno stop più volte criticato dai cultori della tradizioni cittadine, e a segnare un nuovo inizio per i torresi e i turisti le cui presenze, a tutti gli eventi, hanno fatto registrare il sold-out.
    Piazze piene e strade brulicanti di adulti e piccini, hanno dimostrato che il ritorno della festa voluto dal sindaco Luigi Mennella, è stato condiviso dalla maggioranza dei cittadini, che ha apprezzato anche le scelte artistiche del direttore Gigi Di Luca. "I numerosi attestati di stima ricevuti in questi giorni, sono la ricompensa più importante agli sforzi profusi - dice il sindaco Luigi Mennella - Ringrazio i torresi e il gruppo di lavoro che ha reso possibile tutto questo, a partire dal dirigente Gennaro Russo e i componenti dell'ufficio Cultura. Un grazie esteso al direttore artistico Gigi Di Luca, che ha dato un'importante impronta all'atteso ritorno della festa".
    Ed è nel momento dei bilanci che il primo cittadino fa un'altra promessa: "I quattro altari di quest'anno rappresentano solo l'inizio. A breve ci metteremo al lavoro per l'edizione 2025".
    Snocciola numeri il direttore artistico, che parla di "successo straordinario per la massiccia partecipazione di pubblico".
    Duecento artisti, 19 spettacoli, due convegni, una mostra omaggio al maestro Raffaele de Maio, una estemporanea pittorica a cura dell'Accademia di Belle Arti, un'installazione della tradizione del Corpus Domini di Barcellona, un videomapping e naturalmente quattro altari e altrettanti tappeti fatti con segatura e pigmenti colorati.
    "Abbiamo realizzato - conclude Gigi Di Luca - una festa contemporanea per il recupero di una memoria collettiva che si è saputa rinnovare, mantenendo fermi i punti cardine della tradizione. Abbiamo parlato a tutti, offrendo un cartellone di qualità e si è rivelata vincente la formula della contemporaneità degli eventi, della multidisciplinarietà della proposta artistica, della moltitudine dei luoghi e delle produzioni artistiche originali".
    (ANSA).
   

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