Campania

Roberto Saviano, voi esattamente che avete fatto per Scampia?

Lo scrittore, una tragedia annunciata

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 23 LUG - ''La domanda non è come mai sia collassato un ballatoio della vela celeste, ma come mai sia accaduto soltanto adesso. E come mai non venga giù tutto, visto lo stato di totale abbandono della struttura. E nel descrivere il dramma, come se servisse il gancio narrativo per raccontare una tragedia annunciata, si continua a citare Gomorra, senza capire che Gomorra ha provato a portare attenzione, un'attenzione che non avete voluto dare''. Lo scrive Roberto Saviano sul suo profilo Instagram.
    ''Ma di che parliamo! Il decreto Caivano ha trattato come fosse criminalità il disagio sociale, la marginalizzazione, la mancanza di infrastrutture, la povertà educativa oltre che la povertà economica. Il Governo, con il decreto Caivano, a noi che apparteniamo a quella terra, ha detto una cosa semplice: siete tutti una grande Gomorra e la vostra rinascita - aggiunge lo scrittore -, il vostro riscatto a noi non interessano. Ricordate il titolo del Mattino dopo il terremoto del 1980? Ecco, qui avete fatto tardi. Anzi, non siete ancora nemmeno arrivati.
    Avete, come fate sempre, sputato su chi fa, su chi prova a raccontare, e questo è stato il massimo dell'azione che vi siete concessi.
    E allora vi domando: dove siete stati in tutti questi anni? Cosa avete fatto per Scampia, oltre a scrivere che è stata infangata? Cosa avete fatto per gli abitanti di Scampia oltre a dire che non meritavano di essere accostati ai clan e alla faida che ha devastato il loro quartiere e marchiato le loro vite? Cosa avete fatto per rendere la periferia di Napoli non più un ghetto? Perché questa cosa va detta chiaramente, va urlata perché tutti sappiano: la periferia di Napoli è un enorme ghetto che circonda il centro della città, che si sente assediato. I napoletani dei quartieri "alti" si lamentano finanche dell'esistenza di una metropolitana che collega Piscinola e Scampia al Vomero, che vorrebbero chiuso in una campana di vetro, via chi può rovinare l'idillio. Io, a 26 anni, a portare attenzione e luce su un quartiere devastato ci ho provato e ho avuto la vita rovinata.
    Voi, esattamente, cosa avete fatto?'', conclude lo scrittore che invita i lettori a leggere il resto del suo pezzo sul Corriere della sera. (ANSA).
   

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