Campania

Crollo Scampia: zii di due bimbe ferite scrivono a Meloni

Appello per chiedere un intervento "così come a Caivano"

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 07 AGO - Chiedono aiuto alla presidente Meloni, Giuseppe e Francesco Russo, a differenza dei loro sfortunati parenti rimasti miracolosamente illesi quella sera a Scampia, quando il ballatoio è precipitato causando tre morti e oltre una decina di feriti, tra cui sette bambine. Loro erano in casa e non sul "ballatoio della morte" e questo li ha salvati ma ora sono alle prese con le conseguenze di quel cedimento, perché non hanno più casa e perché si devono occupare dei parenti feriti.
    All'avvocato Angelo Pisani, che hanno scelto come loro legale, hanno affidato il loro appello alla premier. "Avvocato aiutateci voi - si legge nella missiva che Angelo Pisani si appresta a inviare - rivolgetevi alla presidente Meloni per chiedere che si interessi anche delle nostre famiglie e delle vittime di Scampia com'è stato per Caivano. C'è urgente bisogno dello Stato e di aiuti veri e urgenti, non promesse o pezze a colori per nascondere i problemi. Per miracolo siamo rimasti vivi: siamo due fratelli onesti e lavoratori, vivevamo nella Vela azzurra e pagavamo il fitto al comune". "Ora dopo questo disastro", proseguono, "siamo ancora abbandonati al nostro destino in attesa delle varie riunioni politiche e burocratiche.
    Noi abbiamo perso tutto dal 22 luglio, le nostre vite sono stravolte e cambiate dalla mattina alla sera, ci dividiamo per dare assistenza alle nostre sorelle e nipotine" che anche fuori dall'ospedale "avranno bisogno ancora per molto tempo di cure e assistenze, una sistemazione sicura e noi non abbiamo ancora neanche un alloggio. Per questo preghiamo la premier o chi ha più cuore e possibilità di valutare l'emergenza di trovare almeno due case e una indennità economica adeguata per poter sopravvivere e ricominciare da capo e poter stare vicini soprattutto alle bambine, vittime innocenti e bisognose".
    "Scriverò subito alla Meloni - aggiunge Pisani - per chiederle di intervenire come ha fatto a Caivano, a tutela dei valori e degli affetti delle vittime, che è dovere dello Stato difendere". (ANSA).
   

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