(ANSA) - NAPOLI, 10 AGO - Si è tolta la vita giovedì scorso
lanciandosi sotto un treno. Gerarda Picciariello, 61 anni, di
Pontecagnano (Salerno), ha lasciato ai familiari una lettera
d'addio in cui si assume la responsabilità della morte della
nipotina Chiara, avvenuta 10 anni fa due mesi dopo la nascita:
decesso per il quale è attualmente in cella, condannata a 10
anni di carcere, la madre di Chiara, Denise Schiavo, figlia di
Gerarda.
Nel 2014 nasce Chiara, una bimba nata prematura e costretta a
una lunga degenza in ospedale. Dimessa, dopo poco la piccola
viene ricoverata di nuovo: ha ecchimosi sul corpo, e
successivamente si scopre che ha le tempie e alcune costole
fratturate: ha subito un trauma e le cure alle quali sarà
sottoposta non riusciranno a salvarla. Muore a due mesi
nell'ospedale pediatrico Santobono di Napoli. Sono i genitori a
rivolgersi alla magistratura chiedendo che sia fatta luce sulla
tragedia, e dopo aver seguito altre piste le indagini si
concentrano su Denise Schiavo. La perizia medico-legale
stabilisce che Chiara è morta in seguito alla sindrome del bimbo
scosso, e per la Procura di Salerno a strattonarla fino a
provocarle una emorragia interna è stata sua madre,
probabilmente in un momento di insofferenza. Denise viene
rinviata a giudizio per omicidio preterintenzionale e condannata
a dieci anni.
La madre Gerarda è però convinta dell'innocenza di Denise,
rivolge una domanda di grazia al presidente Mattarella, chiede
la revisione del processo. A un certo punto, si convince che la
morte della nipotina sia stata colpa sua, e nella lettera
d'addio spiega perché: "Un velo mi si è alzato dalla mente, mi
rivedo con la bambina in braccio mentre cerco di adagiarla nella
sua carrozzina alloggiata nella Fiat Stilo a tre porte, eravamo
alla fine di agosto, mi sopraggiunge un giramento di testa e il
capo della bimba sbatte vicino alla portiera. Giuro, avevo
rimosso quell'episodio". Poi l'epilogo drammatico: "Ditemi, che
altro potrei fare se non togliermi la vita? Vi chiedo di
perdonarmi".
L'avvocato Michele Sarno, che difese Denise in giudizio, ora
annuncia una nuova richiesta di grazia al Capo dello Stato e un
ulteriore tentativo per ottenere la revisione del processo.
(ANSA).
Bimba morta,madre in cella ma la nonna si suicida:'Fu colpa mia'
'Mentre era con me sbatté la testa, avevo rimosso l'episodio'