(ANSA) - NAPOLI, 24 AGO - "L'obiettivo è fare meglio in
questa stagione. Sappiamo tutti che la scorsa stagione non è
stata facile.
Il camerunense alla vigilia della sfida contro il Bologna al
Maradona parla del nuovo tecnico: "Oltre al lato sportivo Conte
ha un lato umano - ha detto Anguissa - me l'ha dimostrato più
volte. E' vicino ai giocatori e spesso dice che preferisce una
verità che fa male piuttosto che una bella bugia. Mi piacciono
le persone reali e oneste. Per questo ci troviamo a nostro agio
con lui. Non è facile ogni giorno, è difficile, ma pensiamo sia
una benedizione sotto mentite spoglie. Da quando è arrivato ci
ha dimostrato che vuole guerrieri, che non lavoriamo solo
sull'aspetto fisico, ma anche mentale, ci ha mostrato che i
calciatori non hanno bisogno solo di tattiche perchè se si vuole
essere top competitor bisogna essere pronti a tutto. Ci spinge
oltre i nostri limiti. Anche il suo staff, non solo lui. Conte
ti mostra che il tuo corpo è tuo e non ci sono limiti. Ci sono
cose che non avevo mai fatto prima di lui, ora mi dico che è
possibile farle. Questa è una delle sue grandi qualità, oltre ad
essere genuino, vicino ai suoi giocatori, sempre a difenderci e
ad esserci per noi. In cambio pretende tutto in campo, dicendo
'vi darò tutto e vi difenderò, ma datemi tutto in campo, e non
sarà mai colpa vostra, ma mia'".
Anguissa parla anche dell'anno scudetto e del suo rapporto
con la città: "Non c'è un singolo ricordo dello scudetto. Ma
certo quando siamo diventati ufficialmente campioni d'Italia e
abbiamo festeggiato al Maradona con tutti, con le famiglie, lo
staff, quello è stato il momento più bello - sottolinea -. Io
sono sempre stato colpito dall'ospitalità dei napoletani, sapete
che parlare di razzismo è un tema delicato, ma come uomo nero
che vive a Napoli, non ho mai sperimentato nulla di simile. Ho
avuto a che fare con persone amabili ed affettuose, così
ospitali con me e la mia famiglia. Nei momenti belli e brutti,
l'anno dello scudetto è stato incredibile, quello dopo difficile
per i tifosi perché facevano fatica a vedere la squadra vincere
e quindi, anche se non ero infastidito, era un peccato per tutto
ciò che era stato fatto". "Ai napoletani dico che tutto ciò che
facciamo in campo è per loro - dice Anguissa -, anche se non
viene fuori, si vede che non fingiamo in campo, diamo il
massimo. In quel momento i tifosi erano molto frustrati, è
comprensibile, mi sono messo al loro posto, ma faremo il massimo
per loro". (ANSA).
Anguissa, vogliamo riportare il Napoli dov'era
"Conte è con noi e ci difende, ma in campo vuole guerrieri"