(ANSA) - SALVITELLE, 24 AGO - Si rinnova domani a Salvitelle,
nel Salernitano, la tradizionale corsa a piedi nudi in onore del
Santo patrono San Sebastiano Martire in programma l'ultima
domenica di agosto. Decine di devoti, obbligatoriamente scalzi,
sono i protagonisti della singolare corsa: corrono a piedi nudi
su un percorso di montagna sconnesso, con pietre e rovi, mossi
dalla devozione per il loro santo patrono.
La gara ha inizio alle ore 18.00 e parte dalla sommità del
monte Serra San Giacomo per concludersi nel centro del paese con
i concorrenti che, con gambe e piedi insanguinati segnati dalla
durezza del percorso, baciano la statua di San Sebastiano
Martire posizionata all'interno della chiesa madre. I
concorrenti, poi, disinfettano le ferite immergendo i piedi in
tinozze di vino rosso paesano. Possono partecipare alla sfida
bambini, ragazzi, adulti nati e residenti a Salvitelle o che
abbiano almeno un genitore di origine salvitellese.
"La corsa a piedi nudi - spiega all'ANSA il sindaco di
Salvitelle, Maria Antonietta Scelza - vuole essere anche un
simbolo delle nostre tradizioni culturali che riusciamo ancora
con orgoglio a tramandare alle giovani generazioni". La
singolare gara rievoca i fatti che accaddero tra la fine del
1700 e gli inizi del 1800 sul monte Serra San Giacomo. I
fucilieri dell'esercito francese impegnati per diversi giorni in
esercitazioni sul monte sbeffeggiavano i pastori del posto che,
a piedi nudi, su quel monte facevano pascolare il loro gregge.
Da qui la sfida ai soldati francesi da parte dei pastori i quali
riuscirono a vincere la corsa gareggiando a piedi nudi contro i
militari che erano meglio equipaggiati con pesanti scarponi.
Come da tradizione i festeggiamenti si concludono a tarda
sera con un'altra spettacolare gara: questa volta i salvitellesi
si sfidano in piazza in una lotta greco-romana. Al termine
tutti, vincitori, vinti e spettatori festeggiano degustando
prodotti tipici e bevendo il vino rosso locale del paese-presepe
della Valle del Tanagro. (ANSA).
Nel Salernitano gara a piedi nudi in onore del Santo Patrono
Dopo la corsa i devoti disinfettano ferite ai piedi con il vino