(ANSA) - NAPOLI, 31 AGO - "Nel pomeriggio di mercoledì,
all'interno della Casa Circondariale di Poggioreale, si è
verificato un episodio terribile di cannibalismo. Un detenuto
affetto da disturbo psichico, diagnosticatogli presso l'ospedale
di Torre del Greco dal quale era stato dimesso, ha aggredito
prima lanciando detersivo negli occhi, e poi letteralmente
staccato e mangiato parte di un dito di un altro detenuto, anche
lui affetto da problematiche psichiche".
"Oltre che l'aumento degli psichiatri, è ormai chiaro che
serve nel carcere di Poggioreale una struttura adatta
all'accoglienza di detenuti affetti da disturbi psichici. Se non
una struttura, almeno un'unità operativa dedicata con
infermieri, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione e
psicologi - spiega - Sono più di duecento i detenuti
psichiatrici presenti nell'Istituto, una ottantina sono
psicotici. Occorre applicare il decreto della Giunta regionale
della Campania area sanitaria n.6 del 25/01/2018, art.33.3. Chi
cura i pazienti psichiatrici liberi?".
"Il Dipartimento di Salute Mentale è formato da psichiatri,
psicologi, infermieri, assistenti sociali, tecnici della
riabilitazione psichiatrica, educatori, oss - sottolinea -
Dunque, per curare la malattia mentale non occorre solo lo
psichiatra, motivo per il quale anche in carcere, sono
necessarie queste figure professionali, dunque una Uosd. Così
come esiste un SerD Area Penale, che è uguale ad un SerD
esterno, può esistere una Unità Operativa Semplice
Dipartimentale di Salute Mentale in carcere".
Infine, il garante campano ricorda che "nella Casa
Circondariale di Poggioreale sono presenti 2067 detenuti a
fronte di una capienza regolamentare di 1404 posti. Ci sono
sicuramente più di 200 soggetti con disturbi psichici. Di questi
almeno 80 sono affetti da psicosi. Al padiglione Firenze, tra i
primari, ci sono soggetti affetti da psicosi, così anche al
Livorno sinistro, al padiglione Salerno e Roma. Non c'è diritto
alla salute senza salute mentale!". (ANSA).
Garante, a Poggioreale recluso mangia dito di un altro detenuto
'Tanti carcerati con disturbi psichici, serve unità operativa'