Campania

De Luca, serve coalizione progressista con Iv e M5S

'Ci vuole programma che veda convergenza su temi fondamentali'

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 18 SET - "Noi siamo per una coalizione progressista, fondata su un programma che veda una convergenza sui temi fondamentali. Chiariamoci, se vogliamo proporre un'alternativa di governo, abbiamo bisogno di un'alternativa di coalizione e di programma". Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca in occasione dell'incontro con Matteo Renzi a Napoli, parlando dell'ampia coalizione lanciata da Pd a cui aderisce Italia Viva.
    "Come sapete - ha detto De Luca - io non adopero mai l'espressione 'campo largo' perché porta 'seccia' (sfortuna, ndr) come si dice a Napoli. Però dobbiamo far capire lo scenario, utilizziamo un'espressione da cristiani normali, un'alleanza politica, una coalizione, così si dice in tutti i Paesi del mondo. Allora, per quello che mi riguarda, serve.
    Anche con i 5 Stelle? Ci devono stare tutti, perché è giusto pretendere, come è stato chiesto, la coerenza politica da parte di tutti quelli che partecipano alla coalizione. Questo è ragionevole".
    De Luca ha aggiunto: "Siccome la narrazione che hanno lanciato alcuni amici del Nord è quella di sempre, il Sud straccione inefficiente e sprecone, io rappresento il Sud dell'efficienza e del rigore spartano e lanceremo a breve una proposta agli amici del Nord. Chiederemo che il Parlamento approvi una modifica alla legge Calderoli".
    "Si stabilisca - ha detto De Luca spiegando la sua proposta di legge - che per ogni cittadino italiano siano stanziate le stesse risorse sanitarie dal Piemonte alla Sicilia. Che per quanto riguarda medici e infermieri, ci sia un numero di medici e infermieri ogni mille abitanti, uguale per il Piemonte e la Sicilia. Dopodiché vediamo chi è in grado di produrre risultati di efficienza nella gestione dei bilanci e questo deve valere anche per la scuola pubblica. In questa legge c'è infatti una possibilità consentita dall'autonomia differenziata che riguarda la sanità regionale, cioè la possibilità per le regioni di approvare contratti integrativi regionali che si aggiungono a quelli nazionali per quanto riguarda medici e infermieri. Ora è evidente che se una regione triplica lo stipendio di un medico o di un infermiere vuol dire che si determina un flusso di mobilità dal Sud al Nord che provoca un doppio problema. Un impoverimento del Sud è drammatico ma anche una congestione del nord perché avremo uno spostamento anche di pazienti nel sistema nazionale, per cui saremmo veramente ad un disastro". De Luca ha sottolineato che "siamo una Regione - ha detto - che si propone con risultati di assoluto primato nazionale. Siamo la prima Regione d'Italia per i tempi di pagamento. Siamo la prima Regione d'Italia per il fascicolo sanitario elettronico, la prima per la sanità digitale, cioè per la quantità di servizi informatici che offriamo sul piano della sanità. Entro quest'anno saremo anche la prima sanità d'Italia per le liste di attesa, nonostante ventimila medici in meno rispetto alla media nazionale. Dunque, noi ci battiamo per questo e per l'unità nazionale. Noi non siamo interessati a battaglie ideologiche e a contrapposizioni Nord-Sud. Noi vogliamo modernizzare l'Italia perché la situazione attuale non la condividiamo. Quindi noi non siamo per mantenere questa situazione. No, noi dobbiamo modernizzare l'Italia, ma sulla nostra linea, che è la linea burocrazia zero, non rottura dell'unità nazionale. Burocrazia zero è quello che interessa a tutti". (ANSA).
   

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