Campania

Prefetto Napoli, più efficiente accoglienza senza fissa dimora

Prioritario il recupero di persone che vivono il disagio

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 18 SET - Rendere sempre più efficiente il modello di accoglienza e di recupero dei senza fissa dimora: è l'obiettivo da raggiungere nella città di Napoli e di cui si è discusso a Palazzo di Governo, in un incontro di aggiornamento, presieduto dal Prefetto di Napoli Michele di Bari, sulla questione dei senza fissa dimora presenti nel capoluogo partenopeo. Al Tavolo rappresentanti del Comune, delle forze dell'ordine, del mondo della Chiesa e del volontariato si sono confrontati sulle iniziative da mettere in campo per alleviare i disagi di chi soffre. "Napoli e la Città Metropolitana vivono una stagione di solidarietà straordinaria. Una stagione che dà la possibilità a tanti senza tetto di essere accuditi, accolti, curati giorno e notte" ha detto ai cronisti il prefetto Michele di Bari "C'è una grande e dinamica attività da parte dell'associazionismo laico e religioso, da parte della chiesa locale e del Comune, degli enti locali interessati. Da qui la necessità di mettere a fattor comune tutte queste energie con la capacità di individuare quali sono gli orizzonti che dobbiamo darci. Innanzitutto, per esempio, un allargamento dei posti dei dormitori: il Comune di Napoli sta facendo grandi sforzi perché solo nell'ultimo periodo sono stati aumentati 225 posti. E poi, creare una cabina di regia presso il Comune di Napoli, presieduta dall'assessore alle Politiche Sociali Luca Trapanese, perché possa, anche in quell'ambito, creare condizioni di flessibilità ma anche di efficacia degli interventi che vengono fatti ogni giorno. Un'attività precipua importante che viene svolta dall'Asl e dal 118, e da qui un grande ringraziamento alla Regione Campania, perché i senza tetto che spesso di notte sono qui a Napoli, vengano accuditi immediatamente. Comprendere bene qual è il limite invalicabile tra una risposta di carattere sociale e una di carattere sanitario. Ecco, tutte queste tematiche sono state poste all'attenzione del Tavolo e da qui dobbiamo attivare una serie di iniziative per rendere sempre più efficiente il modello di accoglienza, ma soprattutto il modello di recupero di queste persone nel rispetto delle rispettive libertà perché io credo che quando c'è una persona a terra che vive uno stato di disagio, poiché nessuno deve restare indietro, le istituzioni hanno l'obbligo di accompagnarla. Il tavolo di oggi è servito soprattutto a questo".
    A chi chiede della questione dei malati psichici e tossicodipendenti, il prefetto risponde: "E' stata affrontata anche questa grande emergenza perché quando io dicevo il discrimine tra il sociale e il sanitario, intendevo anche e soprattutto inserirmi nel discorso che riguarda i malati psichici, così come i malati di Aids" ha spiegato il prefetto "Qui abbiamo due comunità che sono un modello in Italia e in Europa in cui davvero delle persone si spendono notte e giorno con questa grande attività. Il Comune di Napoli, tra l'altro, è in procinto di pubblicare, se non lo ha già fatto, un bando per creare mini alloggi, da otto/dieci persone. Vi è questa sensibilità che non può che essere apprezzata". (ANSA)

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