Campania

Inchiesta Avellino: difesa ex sindaco, "narrazione smentita"

Conferenza stampa dei difensori di Festa dopo la Cassazione

Redazione Ansa

(ANSA) - AVELLINO, 20 SET - "Da sei mesi assistiamo ad una narrazione monocorde dei fatti: ha parlato sempre la Procura rappresentando così l'unica verità, ma la sentenza della Corte di Cassazione ha posto in dubbio la veridicità della narrazione". Ha esordito così il penalista Luigi Petrillo, difensore dell'ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa, nella conferenza stampa convocata all'indomani dell'annullamento senza rinvio delle ordinanze che dal 18 aprile disposero la custodia cautelare agli arresti domiciliari per Festa.
    L'ex sindaco, tornato in libertà nella tarda serata di mercoledì, era presente tra il pubblico nella sala del Circolo della Stampa del capoluogo.
    Petrillo nell'udienza davanti ai giudici della Sesta sezione penale della Suprema Corte, è stato affiancato dall'avvocato Dario Vannetiello.
    "Attendiamo di conoscere le motivazioni - ha aggiunto Petrillo - ma possiamo dire con certezza che i provvedimenti di custodia cautelare sono stati annullati perché illegittimi". In un successivo passaggio, il penalista, ricordando che Festa "ora è un uomo libero e può fare quello che vuole" ha consigliato all'ex sindaco di "non frequentare il Comune di Avellino". "È una questione di garbo e opportunità - ha sottolineato - visto che le accuse vertevano sulla continuità del reato come amministratore". L'annullamento delle ordinanze, ha precisato il legale, comporterà, giuridicamente, l'impossibilità del rito immediato nei confronti di Festa. "Se la Corte - ha concluso Petrillo - ha annullato le ordinanze perché ha ritenuto illegittime le intercettazioni, il processo avrà poco materiale su cui discutere; se l'annullamento riguarda la parziale inutilizzabilità delle stesse, ci sarebbe una base indiziaria del procedimento". (ANSA).
   

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