(ANSA) - ROMA, 22 SET - "Le restrizioni non possono essere
ingiustificatamente generalizzate ma devono colpire solo persone
o categorie di individui che, effettivamente e in concreto,
rappresentino un potenziale pericolo per l'ordine pubblico".
Sono chiare, secondo gli avvocati Erich Grimaldi e Luca
Rubinacci, le indicazioni che arrivano dal Tar del Piemonte, che
ieri ha annullato l'ordinanza del prefetto che vietava l'accesso
allo stadio dove era in programma Juventus-Napoli ai tifosi
residenti nella provincia di Napoli, limitatamente però a un
padre e a un figlio che avevano fatto ricorso, assistiti dai due
legali.
Nel caso della partita dello Stadium, affermano gli avvocati,
"il presidente del Tar Piemonte, con grande sensibilità
giuridica, ha chiarito che, se a presupposto di una determinata
misura si pongono fatti specifici (gli scontri di Cagliari), le
misure di contrasto, per essere realmente efficaci e rispettose
del principio di proporzionalità, devono tendere a isolare
proprio e solo gli autori di quei fatti specifici. Questa
valutazione è mancata nel caso di Torino da parte del Casms e
della Prefettura, il che ha ingiustificatamente colpito tifosi
assolutamente pacifici, magari genitori e figli minorenni (come
nel caso del ricorrente), che ovviamente potranno reclamare il
risarcimento degli eventuali danni subiti". "Diversi tifosi,
invero - concludono Rubinacci e Grimaldi - hanno già chiesto di
voler ottenere giustizia. Auspichiamo, in ogni caso, che il
Casms, per le prossime partite, laddove emerga la necessità,
suggerisca provvedimenti immediati ma soprattutto più
equilibrati e ragionevoli". (ANSA).
Juve-Napoli: legali, da Tar indicazioni chiare su veti a tifosi
"Le restrizioni non possono essere generalizzate"