(ANSA) - BENEVENTO, 24 SET - Sono gravemente indiziati dei
delitti di violenza sessuale di gruppo, aggravata dalla
circostanza di essere stata realizzata da un pubblico ufficiale
nell'esercizio delle sue funzioni, Giovanni Vetrone, all'epoca
dei fatti cardiologo beneventano del Fatebenefratelli, e Antonio
Zito, avvocato originario della provincia di Taranto,
viceprocuratore onorario in servizio a Lecce, ambedue già ai
domiciliari dal mese di giugno. Entrambi sono stati arrestati e
rinchiusi in carcere: nei loro confronti anche l'accusa di
esercizio abusivo della professione medica e interferenze
illecite nella vita privata.
Ai due indagati sono stati addebitati ulteriori episodi di
violenza sessuale di gruppo, per le condotte, successivamente
emerse, che sarebbero state realizzate ai danni di ulteriori due
pazienti, nonché i delitti di interferenza illecita nella vita
privata ed esercizio abusivo della professione medica.
Nel mirino degli inquirenti sono finite le condotte che il
cardiologo e Zito, che si spacciava per medico, avrebbero tenuto
in un ambulatorio dell'ospedale, dove avrebbero compiuto atti
sessuali ai danni di alcune donne. Scene, tra l'altro, che
sarebbero state riprese con un telefonino piazzato sotto la
scrivania.
Nel corso delle indagini e successivamente alla prima
richiesta cautelare, gli indagati sono stati sottoposti ad una
articolata e approfondita attività di perquisizione che ha
consentito il sequestro di numerosi supporti informatici:
dall'analisi dei computer, supporti informatici e device
sequestrati. E' stato così possibile ricostruire compiutamente
le condotte realizzate dai due uomini ai danni delle pazienti,
le quali via via sono state identificate ed ascoltate in
ambiente protetto, decidendo quasi tutte di presentare querela
per le condotte subite.
Allo stesso modo le analisi dei supporti sequestrati e la
successiva attività di indagine a riscontro ha permesso di
individuare ulteriori condotte di diffusione illecita dei video
delle pazienti riprese dal medico. I filmati, infatti, venivano
inoltrati dal medico beneventano al viceprocuratore onorario
mediante il proprio telefono cellulare. (ANSA).
Abusi sulle pazienti, in carcere cardiologo e amico avvocato
Erano ai domiciliari, contestati nuovi episodi di violenze