(ANSA) - NAPOLI, 28 SET - "Il territorio di Napoli Nord è
purtroppo molto indietro rispetto alla salvaguardia
dell'ambiente. Per molto tempo la zona di Giugliano, anche
quella del Casertano, è stata terra di conquista delle imprese
del Nord con interramento di rifiuti di ogni tipo, e quindi da
questo punto di vista sicuramente è un territorio ancora da
tenere sotto controllo. È difatti devastato in termini di
smaltimento illecito e di inquinamento dei terreni ed è
compromesso, almeno in parte, dalla cattiva gestione degli enti
locali che diventano di interesse della magistratura per reati
di pubblica amministrazione, corruzione turbativa d'asta legati
proprio al fenomeno dei rifiuti". E' ancora molto preoccupante
la situazione ambientale del Casertano e del basso napoletano
per Cesare Sirignano, sostituto Procuratore di Napoli Nord,
tribunale con sede ad Aversa (Caserta) che ha competenza su 38
Comuni delle due province, tutti ricadenti nella Terra dei
Fuochi, dunque ad alto livello di degrado e inquinamento; un
quadro fosco "perché le indagini sono quasi tutte sugli appalti
per la raccolta più che sui traffici di rifiuti, per cui toccano
spesso i Comuni e i loro amministratori". E qui entra in gioco
anche la mentalità dei cittadini; "ancora oggi vediamo tanta
immondizia lungo le strade e gli svincoli autostradali, per cui
sono necessarie opere di sensibilizzazione, che la politica
dovrebbe impegnarsi a organizzare". Lo scarso numero di indagini
sui traffici è dovuto, spiega Sirignano, "al fatto che sono
molto complesse, e non solo perché dietro ci sono organizzazioni
strutturate, ma perché la destinazione finale dei rifiuti è
l'estero, in particolar modo la Turchia. E in un tale contesto
diventa dunque fondamentale avere una normativa europea più
attenta. E devo dire che sono state introdotte di recente a
livello europeo norme che hanno ridotto la discrezionalità degli
Stati membri nel settore dei rifiuti introducendo nuove
fattispecie, anche di pericolo astrastto, che consentono di
anticipare la soglia di punibilità e intervenire prima che
avvenga il danno". (ANSA).
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