Campania

Piantedosi ai ministri del G7, 'valori comuni ci guidano'

'Non è un club ristretto, ma una piattaforma insostituibile'

Redazione Ansa

(ANSA) - MIRABELLA ECLANO, 02 OTT - "Molti analisti geopolitici hanno qualificato il G7 come un 'club ristretto', evidenziando che meno del 10% della popolazione globale ne fa parte, in un mondo sempre più multipolare e percorso da forti tensioni. Resto fermamente convinto, invece, che il nostro Gruppo rappresenti una insostituibile piattaforma di confronto tra Paesi like-minded, che condividono i medesimi valori e proteggono i medesimi diritti fondamentali". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, accogliendo i ministri del G7 Interni ai Feudi di San Gregorio (Avellino) per la cena di gala.
    "Ho tenuto molto - ha spiegato - ad organizzare questo importante evento internazionale in Irpinia, un territorio a cui sono particolarmente legato e dove faccio spesso ritorno non appena i miei impegni istituzionali me lo consentono".
    "Questa regione - ha ricordato il ministro - più di 40 anni fa fu colpita da un terribile terremoto, ma ha saputo rialzarsi grazie ad un'energia e ad uno spirito di solidarietà che a distanza di anni ancora tutti ammiriamo. Questo territorio rappresenta idealmente quelle tante aree interne che costituiscono il tessuto connettivo del nostro Paese: un patrimonio inestimabile di borghi, di arte, di cultura, di bellezze naturali e di prodotti tipici, che vogliamo valorizzare e far conoscere in tutto il mondo". L'Italia, d'altronde, ha aggiunto, "è un mosaico unico nel suo genere, nel quale moderne aree urbane coesistono con splendidi centri storici, in cui i paesaggi rurali fanno da cornice a piccoli centri e dove le montagne si stagliano a pochi chilometri dal mare. La bellezza e varietà di questi contesti aiutano a creare un forte legame tra le comunità e il territorio: un legame che favorisce la coesione sociale e la formazione di una identità comune con forti radici culturali". "Avremo la preziosa occasione - ha proseguito il titolare del Viminale - di confrontarci sulle principali tematiche che come ministri dell'Interno e della Sicurezza siamo chiamati ad affrontare quotidianamente, per proteggere il nostro sistema di valori e al contempo per creare le condizioni di pieno sviluppo dei diritti individuali e sociali dei nostri concittadini. Siamo tutti consapevoli che questo meeting si svolge in un contesto internazionale eccezionalmente delicato.
    Mi riferisco non solo ai conflitti in atto o al perdurare di contesti di instabilità in molte zone dell'Africa, del Sud America e del Medio Oriente, ma anche alle minacce più recenti di natura ibrida, non meno pericolose di quelle tradizionali".
    "Questo forum - ha sottolineato - ci offre l'opportunità di delineare delle linee strategiche comuni, in tutti i settori di vitale importanza per i nostri Paesi, e di rendere più efficaci le nostre istanze nell'ambito della comunità internazionale. Un Gruppo aperto al dialogo e orgoglioso di farsi promotore di una visione del mondo, che fa dei principi democratici la propria stella polare, per navigare nelle inquiete acque del presente".
    (ANSA).
   

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