(ANSA) - NAPOLI, 03 OTT - Gestiva anche l'assegnazione delle
case popolari di Napoli est, sostituendosi allo Stato, il clan
De Micco-De Martino, a cui oggi la Polizia di Stato e la DDA di
Napoli hanno assestato un duro colpo notificando una sessantina
di arresti emessi dal gip su richiesta della Procura. Sono stati
registrati pagamenti di 5mila euro per concedere l'alloggio a
persone non gradite al clan e la metà per coloro che invece
erano vicini al clan.
Le famiglie De Micco e De Martino gestivano anche piazze di
spaccio itineranti, con i pusher in sella a scooter. Una
trentina quelle individuate e sgominate. Il contributo dei
collaboratori è state determinante per fare luce su alcuni
tentati omicidi.
"Non c'è più il totale controllo del clan De Micco-De Martino
nei quartieri di Napoli Est", ha detto il procuratore di Napoli
Nicola Gratteri che, parlando con i giornalisti ha voluto
sottolineare l'importanza di rendere noto l'operato della
magistratura e delle forze dell'ordine per evidenziare la
vicinanza dello Stato ai cittadini.
"Siamo riusciti a dimostrare il livello di penetrazione del
clan - ha aggiunto Gratteri - in un'ampia fetta della città,
dove adesso i cittadini sono più liberi".
"La gestione delle case popolari è un problema vecchio e
annoso che riguarda tutte le citta, Napoli, Palermo, Catania ma
anche Milano", ha detto ancora il procuratore di Napoli;
fenomeno che rappresenta "una ostentazione del potere criminale.
Intervenire è importante, è un segnale di liberà - ha aggiunto
Gratteri - i mafiosi non possono controllare il territorio. Poi
vedremo chi non si è occupato di gestire correttamente
l'assegnazione delle case popolari, il coraggio non si vende al
supermercato". (ANSA).
Case popolari gestite dal clan, 'adesso Napoli Est più libera'
Per gli "sgraditi" 5mila euro, metà per quelli vicini a camorra