(ANSA) - NAPOLI, 03 OTT - "Napoli ha delle sperimentazioni di
prossimità eccezionali, forse ha nel suo Dna la prossimità ed è
per questo che abbiamo scelto Napoli per questa edizione". Così
Georges Tabacchi, del Comitato nazionale promotore della
Biennale della Prossimità che si è aperta oggi a Napoli per
concludersi sabato, 5 ottobre, al termine di un ricco calendario
di eventi, incontri, dibattiti, laboratori che si realizzeranno
in diversi luoghi della città.
Tema della Biennale napoletana sono le rigenerazioni non
intese solo rispetto ai luoghi, ma anche come rigenerazioni
delle relazioni, delle comunità. "La rigenerazione va intesa
anche dal punto di vista sociale, culturale, educativa - ha
sottolineato Marta Battioni, esponente del Comitato nazionale
promotore - e tutti i momenti culturali, laboratoriali, di
spettacolo, di confronto saranno incentrati su questi temi
perché a livello di rigenerazione non esistono solo i luoghi ma
anche tutto quello che abita la rigenerazione e qui, in
particolare, ci siamo confrontati con tantissime realtà con uno
sguardo particolare sui giovani e sulle scuole, lavoro che è
stato un valore aggiunto rispetto alle Biennali precedenti". Al
termine della tre giorni napoletana, il Comitato raccoglierà il
lavoro prodotto che sarà punto di partenza per la prossima
edizione così da passare il testimone alla città che sarà scelta
come sede della prossima Biennale della Prossimità. (ANSA).
Georges Tabacchi, "Napoli ha nel suo Dna la prossimità"
Edizione Biennale con sguardo particolare su giovani e scuole