(ANSA) - NAPOLI, 06 OTT - La mamma di Giogiò non ci sta.
L'ipotesi che l'assassino di suo figlio possa tornare in libertà
dopo non più di 14 anni dall'omicidio la sconvolge.
La pena, al netto dello sconto garantito dall'abbreviato, da 30
a 20 anni, passa in giudicato e potrà essere ora ridotta di un
sesto in base a quanto previsto dalla riforma Cartabia nella
parte in cui si prevede il beneficio quando si rinunci
all'appello, deflazionando così l'apparato giudiziario dal
macigno dei procedimenti in corso. Quindi, in questo modo, si
scenderebbe a 17 anni ma, con i benefici per la buona condotta,
la pena si potrebbe ulteriormente abbassare addirittura a 13-14
anni. Insomma, il giovane accusato dell'omicidio potrebbe
tornare in libertà a 30 anni.
La notizia della rinuncia all'impugnazione della condanna e
l'effetto domino degli sconti di pena, di cui avevano dato
anticipazione il Mattino e Repubblica Napoli, ha lasciato di
stucco Daniela Di Maggio, mamma di Giogiò.
"L'ho presa - spiega al Tg1 - ovviamente male perchè il pm aveva
detto che avrebbe chiesto l'ergastolo se l'assassino fosse stato
adulto. Il dono del perdono in questo momento non mi
appartiene".
In tutto questo periodo, la donna ha vestito i panni della mamma
coraggio, è andata in giro dai rappresentanti delle istituzioni,
in tv, a gridare la necessità di fare giustizia. "Neanche 40
anni - sottolinea - possono essere una pena giusta rispetto a
quello che ha fatto. Perchè mio figlio deve stare in un
barattolo, ridotto in polvere, non considerato da nessuno e il
suo carnefice tutelato dalla giustizia e riabilitato?".
Daniela Di Maggio, peraltro, non è molto convinta del
ravvedimento del giovane. "Glielo auguro perchè auspichiamo che
tutti si possano redimire ma non credo che sia possibile per
quello che si è mostrato, lui e la sua famiglia", conclude con
amarezza. (ANSA).
Sconto di pena per l'assassino di Giogiò, 'non è giustizia'
La mamma protesta, neanche 40 anni sarebbero sufficienti