Campania

Al tenore Alessandro Lora il Premio Caruso a New York

15 ottobre, da Sorrento il riconoscimento approda negli Usa

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 08 OTT - Il tenore Alessandro Lora il 15 ottobre a New York riceverà il Premio Caruso 2024 in occasione della celebrazione dei 150 anni della nascita di Enrico Caruso, la cerimonia si terrà presso l'Istituto di cultura italiana. La nuova edizione del riconoscimento ideato da Dante Mariti e prodotto da Melos International, dopo varie edizioni a Sorrento, approda a New York, città centrale nella vita di Enrico Caruso, che nella Grande Mela debuttò con il Rigoletto al Metropolitan Opera di New York riscuotendo enorme successo.
    "Questo Premio è un'occasione per assegnare riconoscimenti a varie eccellenze italiane - dichiara Dante Mariti - distinte in diversi settori quali la lirica, il sociale, l'arte, il made in Italy, sia in America, sia nel mondo".
    Quest'anno verranno premiati con Lora, anche Fabio Armiliato, Fabio Finotti, l'attore Gianni Russo, Biagio Maimone, il Metropolitan Opera, Rosario Procino, la Sovrintendente della Carolina Opera Shantè Williams.
    "Per me è una grandissima emozione tornare a New York per ricevere il prestigioso Premio Caruso 2024 un anno dopo il grande concerto tenuto al Bryant Park ad agosto del 2023 - dichiara Alessandro Lora -. Enrico Caruso è il più grande tenore della nostra storia e ai miei esordi sono stato paragonato a lui e indicato come suo erede naturale. Il 15 ottobre, tra l'altro, per me è una delle date più importanti della mia vita, alla quale si aggiunge magicamente la consegna del Premio. Sarà un giorno nel quale avrò l'onore di intonare una delle canzoni italiane più celebri al mondo, Caruso di Lucio Dalla".
    Alessandro Lora, nato nel 1989 a Valdagno (Vicenza) nel 2025 pubblicherà il suo primo album di arie classiche e inediti, e parteciperà ad alcuni film tra i quali 'Armonie e dissonanze' sulla vita e la carriera di Riz Ortolani, regia di Marco Dentici, insieme a Placido Domingo, Andrea Bocelli, Stefano Bollani e Pupi Avati. (ANSA).
   

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