(ANSA) - CASERTA, 08 OTT - Si è avvalso della facoltà di non
rispondere il consigliere regionale Giovanni Zannini, presidente
della Commissione Ambiente della Regione, indagato per
corruzione e concussione, che oggi si è recato negli uffici
della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) accompagnato
dal suo avvocato difensore Angelo Raucci. Il legale ha
depositato una memoria e, secondo quanto si è appreso, ha
annunciato che il suo assistito intende rispondere dopo
l'udienza del tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere
chiamato a esprimersi sul sequestro del cellulare e dei supporti
informatici notificatogli la scorsa settimana.
Dell'inchiesta dei sostituti Gerardina Cozzolino e Giacomo
Urbano (procuratore Pierpaolo Bruni) si è saputo la scorsa
settimana in seguito alle perquisizioni effettuate dai
carabinieri del Comando provinciale di Caserta (Reparto
Territoriale di Aversa) a casa di Zannini a Mondragone e nei
suoi uffici a Napoli.
All'esponente politico, che in Consiglio regionale fa parte
del gruppo "De Luca Presidente", vengono contestati due episodi
di corruzione in relazione ai favori ricevuti da alcuni
imprenditori - in particolare un viaggio in barca e due motorini
- per il suo interessamento presso la Regione e un Comune del
Casertano circa questioni che riguardavano gli operatori
economici; c'è poi la concussione concernente le pressioni fatte
da Zannini verso l'ex direttore sanitario dell'Asl di Caserta
Enzo Iodice, che nel settembre 2023 decide di dimettersi per non
sottostare alle richieste di Zannini di nominare persone a lui
vicine in diversi ruoli dell'Asl, dai dipartimenti ai distretti
sanitari. Per tale episodio, con Zannini è indagato anche il
dirigente responsabile del settore Sanità della Regione Campania
Antonio Postiglione. Gli altri indagati sono gli imprenditori
Alfredo Campoli, Paolo e Luigi Griffo, Ciro Ferlotti e Giuseppe
Ruggiero. (ANSA).
Inchiesta Zannini, consigliere regionale non risponde ai pm
E presenta memoria. Sì a interrogatorio ma dopo il Riesame