Campania

A Napoli sit-in operatori sociali e assistiti,no a licenziamenti

Anche Raniero ex utente: Io qui a difendere mia seconda famiglia

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 15 OTT - "Non possiamo perdere l'affetto e le cure di questi ragazzi, non possiamo perdere la nostra seconda famiglia". Sono le parole di Raniero Gallo, ex assistito di un Istituto diurno di igiene Mentale in piazza oggi a Napoli a sostegno della protesta dei 300 operatori sociali della Gesco, oggetto del licenziamento da parte dell'Asl Napoli1.
    La protesta di oggi in piazza del Plebiscito, che segue altre iniziative degli operatori avvenute nei giorni scorsi, ha visto per la prima volta anche la presenza di assistiti e di loro familiari che, con i licenziamenti, temono la perdita di punti di riferimento che, da anni, aiutano loro e i loro cari ad affrontare problemi legati alla gestione di anziani, disabili, persone con problemi di dipendenze, malati di Alzheimer, sofferenti psichici.
    "Oggi gli Oss - si legge in una nota - hanno manifestato davanti alla Prefettura di Napoli, in concomitanza a una riunione per i festeggiamenti dei 2500 anni della città ed hanno esposto striscioni a sostegno del wealfare tra i quali uno con la scritta 'La cooperazione, una storia che non vuole finire', proprio come la gloriosa storia di Partenope".
    "Sono qui - ha spiegato ancora Raniero - portando la mia esperienza personale. Sono grato per quello che gli operatori della cooperativa 'Aquilone' e della Gesco hanno fatto per me sin dal 2002 con un affetto profondo come quello che lega persone della stessa famiglia. Una famiglia che non può essere separata". (ANSA).
   

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