(ANSA) - NAPOLI, 18 OTT - Il 'miracolo' dell'intelligenza
artificiale in soccorso dei piedi: è ormai diventata realtà in
Campania una personalizzazione dell'intervento chirurgico per
correggere l'Alluce valgo con algoritmi che guidano il chirurgo
verso osteotomie (tagli dell'osso) estremamente precise per
eliminare la deformità. L'IA eccelle in fase di pianificazione
preoperatoria permettendo di simulare vari scenari chirurgici a
partire da modelli virtuali.
La correzione dell'Alluce valgo, una delle più comuni
deformità del piede che colpisce fino al 23% degli adulti, sta
per subire, dunque, una trasformazione radicale grazie
all'integrazione dell'intelligenza artificiale con la chirurgia
mininvasiva percutanea. In passato, i chirurghi erano soliti
effettuare ampie incisioni per raggiungere l'articolazione e
correggere la
deformità che comportavano lunghi periodi di recupero. Oggi si
preferisce usare il bisturi il meno possibile. La tecnica
percutanea mininvasiva prevede l'utilizzazione di minuscoli fori
(dai 2 ai 5 mm) attraverso i quali viene eseguita la correzione,
evitando il trauma dei tessuti circostanti, garantendo carico
immediato senza bastoni ed un recupero rapido e con un dolore
post-operatorio notevolmente ridotto rispetto alle altre
tecniche. L'assenza dei mezzi di sintesi interni o esterni
(viti, fili o placche) e l'uso solo di tecniche di bendaggi
correttivi permette alle fratture di guarire secondo le
necessità del piede, favorendo una guarigione naturale e
personalizzata.
Durante l'operazione, il chirurgo 'vede' le ossa ed i
microstrumenti tramite un sistema di fluoroscopia intra-
operatoria. I gesti chirurgici sono analoghi a quelli della
tecnica percutanea mininvasiva tradizionale, nella quale però ci
si affidava esclusivamente all'esperienza del chirurgo. Oggi,
grazie al supporto dell'IA, il chirurgo viene guidato con
precisione millimetrica, velocità e pulizia nei gesti per la
correzione della deformità. Siamo di fronte alla
"personalizzazione dell'intervento". Non è più la tecnica
chirurgica ad essere applicata indistintamente ma l'algoritmo
scaturito dall'IA a guidare la tecnica in relazione alla
gravità, alla tipologia della deformità, alla struttura e
tipologia del piede ed alla qualità dell'osso.
Tuttavia, l'IA deve sempre incontrare l'esperienza del
chirurgo, si evidenzia da parte degli esperti. E' un supporto e
non può sostituire la capacità e l'esperienza del chirurgo. La
superspecializzazione è diventata essenziale. Il database dei
dottori Zanchini e Sergio contiene una percentuale molto ampia
di radiografie ed immagini con gravi deformazioni dell'avampiede
come per esempio sovrapposizione delle dita, grave pronazione e
dislocazione dei sesamoidi. Il database viene aggiornato
quotidianamente, fornendo all''algoritmo dell'IA un numero
sempre maggiore di dati, grazie ai quali essa a sua volta
fornisce ai chirurghi sempre migliori standard di trattamento.
(ANSA).
Dall'intelligenza artificiale tecnica per eliminare Alluce valgo
L'esperienza in Campania del gruppo guidato da Zanchini e Sergio