(ANSA) - NAPOLI, 18 OTT - È stato un lungo confronto di
linguaggi e prospettive che ha attraversato cinque luoghi
culturali diversi. Partito a giugno, la rassegna internazionale
di danza contemporanea "Il Desiderio.
Scenario dell'ultimo appuntamento alle 19.30 (ingresso gratuito
dalle 19) sarà quello del Museo Archeologico Nazionale di
Pontecagnano Gli Etruschi di Frontiera. Qui avrà luogo
l'incontro / performance "La vie d'artist: omaggio a Misha Van
Hoecke" con Miki Matsuse, moglie e compagna d'arte del grande
maestro russo-fiammingo scomparso nel 2021.
Lo spettacolo è un suggestivo "affresco di visioni" che si snoda
attraverso una lunga serie di aneddoti che lo descrivono come un
poeta innamorato, perché entusiasta della danza e della musica
(noto il suo sodalizio professionale col maestro Riccardo Muti e
di Cristina Mazzavillani). Matsuse ripercorre alcune tappe della
carriera di Van Hoecke mescolando personale e professionale,
partendo dal primo incontro avvenuto a Tokyo, quando decise di
seguirlo in Europa e poi in Italia. Arricchito da una breve
performance dal vivo, La vie d'artist non è solo un omaggio, ma
un modo per far capire a tutti che persona fosse: «la danza era
la sua più grande passione, una ragione di vita, il suo respiro
stesso», ricorda Matsuse.
La stessa sera, Desiderio ospita Through The rite (attraverso il
rito), il progetto con il quale il CDTM, Circuito Campano della
Danza, capofila di un partenariato con l'Associazione
RaIDFestivals, il Festival de Danza Contemporánea Alternativo
Hidalgo (Messico) e la New Dance Young Talent (Olanda) ha vinto
il bando Boarding Pass Plus (IV edizione - Annualità 2023-2024)
promosso dal MiC, pensato per sostenere percorsi internazionali
per lo sviluppo dei processi artistici e il consolidamento delle
collaborazioni tra professionisti italiani e quelli di altri
Stati.
In scena "Devoto", concept e coreografia Claudio Malangone,
autore e interprete Luigi Aruta, assistente alla coreografia
Adriana Cristiano, musica originale Alessandro Capasso. La
performance nasce con l'idea di indagare la nozione di rito, al
di là del senso strettamente religioso, isolando e ordinando
gesti e movimenti. Partendo dalla processione delle "Cente" e
dei "Fujenti" (riti religiosi tipici del sud Italia) ci si
chiede fino a che punto il concetto di rito sia così applicabile
a contesti sociali e culturali diversi, che cosa si intenda con
questo termine e se esista una qualche componente comune a tutti
i comportamenti rituali. Gesti, anche semplici, che assumono un
carattere paradigmatico in quanto ripetizione delle gesta di
dei, eroi, spiriti o antenati, di cui le attività ordinarie
degli uomini non sono che un pallido riflesso. Ne risulta una
sorta di cerimonia con specifiche azioni corporee, posture e
atteggiamenti, secondo una sequenza precisa che conduce a una
danza, che sia propiziatoria e liberatrice.
Arte nell'arte, Through the rite sarà anche l'occasione per
presentare al pubblico di Pontecagnano la Mostra fotografica
"Sacro e Profano" a cura dell'artista della fotografia e docente
UNISA Gianpiero Scafuri con scatti di Gianpiero Scafuri, Giada
Ruoppo e Claudio Malangone. (ANSA).
'Il desiderio. Proiezioni tra Oriente e Occidente'
Viaggio si conclude al Museo di Pontecagnano