Campania

'Il pianoforte a Napoli nel Novecento'

Tre giorni di studio a San Pietro a Majella

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 18 OTT - Si intitola "Il pianoforte a Napoli nel Novecento" il convegno promosso dal Conservatorio San Pietro a Majella, con la partecipazione dell'Associazione Alessandro Scarlatti, che da lunedì 21 a mercoledì 23 ottobre si svolgerà nella Sala Martucci e nella Sala Scarlatti dell'Istituto partenopeo.
    Elaborato dal comitato scientifico composto da Carla Di Lena (Conservatorio di Santa Cecilia, Roma) Tiziana Grande (Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella, Napoli) ed Emanuela Grimaccia (Conservatorio San Pietro a Majella, Napoli), il programma della manifestazione proporrà contributi dedicati alle scuole pianistiche e alla didattica del pianoforte a Napoli in tutte le sue manifestazioni: dagli scritti teorici alle performance, dalla programmazione musicale all'interpretazione e alla sperimentazione fino all'analisi del repertorio pianistico degli autori partenopei o afferenti alla scuola napoletana nel Novecento.
    "Studiosi, pianisti e musicisti provenienti da tutt'Italia daranno vita ad una corposa serie di iniziative, con cinque sessioni di interventi e tre concerti. Sarà un'occasione unica per approfondire la vita musicale del secolo scorso partendo da Napoli e dal pianoforte" ha dichiarato Gaetano Panariello, direttore del San Pietro a Majella.
    La tre giorni di studi offrirà inediti approfondimenti dedicati a pianisti di grande carriera formatisi a Napoli e poi vissuti altrove, come Aldo Ciccolini e Maria Tipo, e a pianisti che hanno avuto grandi affermazioni internazionali continuando a vivere ed a insegnare nella loro città, come Sergio Fiorentino, Annamaria Pennella e Paolo Spagnolo.
    Si discuterà poi di didatti, come Vincenzo Vitale, la cui scuola pianistica ha fatto 'storia' per portata innovativa e numero di allievi. In occasione del quarantennale della sua scomparsa, di Vitale sarà poi indagata l'amicizia con Nino Rota e si analizzeranno gli sviluppi dei suoi insegnamenti in Puglia.
    Il convegno darà spazio anche a capiscuola prestigiosi, come Vincenzo Scaramuzza, Paolo Denza, Luigi Finizio, e a compositori che hanno lasciato importanti pagine pianistiche, tra questi Franco Alfano, Emilia Gubitosi, Aladino De Martino e Mario Pilati.
    In calendario, inoltre, focus sulle nuove tendenze del fare musica a Napoli nella seconda metà del Novecento, sulla programmazione musicale dal dopoguerra ad oggi e sul repertorio e gli stili degli autori che hanno svolto la loro attività a Napoli nel primo e nel secondo Novecento, con uno spazio dedicato alla memoria dei fondi privati e all'immensa risorsa fornita dalla Biblioteca del San Pietro a Majella.
    A scandire le tre giornate di studio ci saranno esibizioni tematiche di grande interesse. Lunedì 21 ottobre alle ore 18 il pianista Orazio Maione terrà un concerto nella Sala Scarlatti con un programma tutto dedicato a Napoli, che comprende "Nott' 'e luna da Piedigrotta" (1924) di Castelnuovo-Tedesco, "Quatre Danses napolitanes" op. 8 (1899) di Alfano, sei brani da "Improvvisazioni sopra Canzoni Napoletane" di R. Piana (2017), "Napoli, Suite per pianoforte" (1922-25) di Poulenc.
    Sempre nella Sala Scarlatti alle ore 18.00, martedì 22 ottobre la pianista Paola Volpe, con la violinista Liliana Bernardi e la partecipazione della pianista Antonia Vetrone, eseguirà un repertorio interamente dedicato ad autori di scuola napoletana, con pagine di Martucci, Gargiulo, Di Martino, Calbi, Cece, Cilea e Panariello.
    Infine, mercoledì 23 ottobre alle ore 13.00nella Sala Martucci, il giovane pianista Miki Lubrano Lavadera chiuderà i lavori interpretando brani di Gubitosi, Pilati e Di Martino provenienti dal catalogo della Biblioteca del San Pietro a Majella. (ANSA).
   

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