(di Nando Piantadosi)
(ANSA) - NAPOLI, 19 OTT - I discendenti del principe di
Sansevero hanno vinto in via d'urgenza il primo round della
battaglia legale contro chi ha accostato l'opera più nota del
loro Museo e una delle più famose d'Italia, e cioé il Cristo
Velato di Giuseppe Sanmartino, agli occhiali "stile Gomorra"
chiamati "Malaterra", messi in vendita on-line all'epoca dei
fatti contestati a 400 euro al paio.
L'ordinanza cautelare con la quale, tra l'altro, viene
confermato anche il sequestro degli occhiali, risale allo scorso
settembre, ma la querelle giudiziaria - che ora prosegue nella
causa di merito - prende le mosse nel gennaio 2024, da un video
promozionale pubblicato su TikTok.
Venuta a conoscenza dei fatti la proprietà del Museo Cappella
Sansevero si è subito mossa per difendersi da quest'operazione,
preoccupata del fatto che il pubblico potesse immaginare un suo
coinvolgimento nel progetto. A colpi di carte bollate già nel
febbraio dello stesso anno riesce a ottenere l'inibitoria delle
iniziative promozionali e di vendita, il sequestro di tutto il
materiale pubblicitario prodotto e anche degli occhiali che
accostano il sacro al profano, il credo religioso al crimine. La
battaglia davanti al tribunale di Napoli si è protratta fino
allo scorso settembre, con diversi botta e risposta ma alla fine
sono state accolte le principali contestazioni del Museo
Cappella Sansevero e della famiglia comproprietaria dell'omonima
cappella napoletana, diventata irrinunciabile meta turistica per
il grande valore storico-culturale.
Le condotte contestate, secondo i giudici della sezione
specializzata in materia d'impresa, sono "chiaramente lesive
dell'immagine e dell'opera del Cristo Velato", accostato a una
pistola, a un occhiale definito "criminale" per "appassionati di
Gomorra", intaccando così fortemente "l'immagine di un'opera di
assoluto pregio artistico, che costituisce una delle più
suggestive espressioni dell'arte scultorea barocca e dell'intero
patrimonio culturale italiano".
I proprietari della Cappella Sansevero, rappresentati dagli
avvocati Maurizio Borghese e Rossella Giordano, hanno esercitato
il proprio diritto di proprietà e di protezione dell'immagine
del bene culturale e del nome dell'opera "Cristo Velato" nonché
dei marchi registrati (anche quello figurativo che rappresenta
l'opera) sostenendo che la vendita, come la promozione senza
consenso, degli occhiali, in cui è riprodotta, a fini
commerciali, l'immagine del bene culturale, costituisce una
violazione delle norme vigenti. Una tesi, allo stato e in via
d'urgenza, accolta dal tribunale di Napoli. (ANSA).
Cristo Velato e pistola sugli occhiali, stop del giudice
Accolto il ricorso dei proprietari del Museo Cappella Sansevero