Campania

Asl Napoli 1, spazio alle professioni sanitarie

In cinque anni 335 assunzioni: il bilancio degli ultimi anni

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 24 OTT - Sono in totale 335 le assunzioni di professionisti sanitari dei 18 profili afferenti all'Ordine Tsrm Pstrp di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta effettuati dalla Asl Napoli 1 dal 2019 a oggi.
    Le immissioni in ruolo riguardano i Dietisti, gli Educatori professionali, Ortottisti ed Assistenti di oftalmologia, Tecnici Audiometristi, Tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, tecnici della Neurofisiopatologia, Tecnici sanitari di radiologia medica e Tecnici sanitari di laboratorio biomedico, Terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva.
    Di questo e di altro si è discusso nel confronto istituzionale che si è svolto nei giorni scorsi tra l'Ordine guidato da Franco Ascolese, fresco di riconferma alla guida dell'Ente di autogoverno delle 18 professioni sanitarie dell'area tecnica della riabilòitazione e prevenzione (accompagnato nell'occasione da Erminia Della Corte, presidente della Commissione d'Albo dei Tecnici della Riabilitazione psichiatrica e Anna Napolitano vicepresidente Cda dei Terapisti occupazionali) e gli organi dell'azienda sanitaria metropolitana di Napoli.
    Al tavolo, per la parte pubblica, è intervenuta la direzione strategica al suo completo con il direttore generale della Asl Ciro Verdoliva, la direttrice sanitaria aziendale Mariella Corvino, il direttore amministrativo Michele Ciarfera e Marco Papa direttore dell'Unità di Programmazione e. Pianificazione aziendale.
    "Abbiamo in questi anni - avverte il manager della Asl Ciro Verdoliva - programmato una serie di interventi per spostare l'asse delle cure dalla centralità dell'ospedale, non più sostenibile per una popolazione che invecchia sempre più e che è formata da una platea sempre più ampia di pazienti fragili, a quella del territorio potenziando l'assistenza più prossima al domicilio del pazienti, nei distretti e negli ambulatori. In questo ambito le professioni sanitarie non mediche e in particolare quelle delle 18 professioni dell'Ordine dei tecnici sanitari e delle professioni dell'area della prevenzione e riabilitazione rappresentano un serbatoio di professionalità in cui abbiamo attinto valorizzando anche la dirigenza come previsto per legge, nella convinzione di poter rendere un servizio adeguato ai fabbisogni ai pazienti cronici, anziani e fragili. Abbiamo risposto anche a un impegno preso con l'Ordine professionale con cui abbiamo lavorato in sinergia in questi anni imparando a conoscere le specificità delle attività svolte da ciascuna professione e nella definizione di percorsi tesi a garantire i fabbisogni occupazionali dopo un attento monitoraggio". Fari puntati dunque sui Lea, sul ruolo del territorio per fare filtro agli accessi impropri nei pronto soccorso, sulle liste di attesa da abbattere e sulla valorizzazione dei 18 profili, cruciali nelle cure di prossimità. Sotto la lente il lavoro fatto e quello da mettere in cantiere nei prossimi mesi con l'occhio rivolto alla dinamica delle assunzioni e della sostenibilità, della prevenzione, della gestione dei pazienti cronici intercettati prima dell'afflusso in ospedale. Un lavoro di programmazione in fieri teso a garantire l'assistenza migliore.
    "Si tratta del primo tavolo di lavoro convocato dopo la tornata elettorale di fine settembre - commenta Franco Ascolese - e si è discusso ad ampio raggio dei bisogni di cure della popolazione, del Pnrr e delle opportunità per pazienti cronici e anziani di avvalersi di un'assistenza a misura di paziente. I modelli organizzativi e di assistenza promossi dalla Asl Napoli 1 che puntano sull'Assistenza domiciliare integrata, sulle cure distrettuali, ambulatoriali e in altri servizi vedono sempre più richieste le nostre competenze, non solo alle dipendenze ma anche nell'alveo delle cooperative e tramite gli impieghi in enti e ambulatori accreditati col Ssr che allarga i nostri impieghi nel settore sociosanitario e nel terzo settore in cui è saliente il ruolo delle professioni sanitarie Tsrm Pstrp.
    (ANSA).
   

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