(ANSA) - NAPOLI, 02 NOV - La Corte europea dei diritti
dell'uomo ha ritenuto ammissibile il ricorso presentato
dall'avvocato Dario Vannetiello, legale di Luigi De Micco,
elemento di vertice dell'omonimo clan di camorra napoletano, e
ha iscritto la causa del boss contro l'Italia. L' impugnazione,
accolta, riguarda la condanna all'ergastolo del 19 dicembre 2018
inflitta dal Gup di Napoli che ha ritenuto colpevole De Micco
colpevole di essere il mandante dell'omicidio di Salvatore
Solla.
La ragione principale segnalata ai giudici europei dall'avvocato
Vannetiello è riconducibile all'individuazione delle utenze
telefoniche intercettate, secondo il cassazionista individuate
in maniera completamente illegittima. In sostanza, durante un
controllo effettuato nei confronti di due vorrei - Lino Carbone
e Antonio De Martino, all'epoca non indagati e nemmeno indiziati
- approfittando della loro permanenza in Questura, gli
inquirenti riuscirono "in modo del tutto riservato a rilevare
dal telefono cellulare di entrambi" il numero di telefono che
aveva in uso De Micco ed i numeri di telefono in uso ai correi.
E proprio grazie a questa singolare acquisizione furono disposte
le intercettazioni che consentirono successivamente di acquisire
la prova nei confronti di De Micco e dei suoi sodali. (ANSA).
Corte europea ammette ricorso boss condannato ergastolo
Avvocato: "Utenze intercettate acquisite illegittimamente"