(ANSA) - SAN SEBASTIANO AL VESUVIO (NAPOLI), 02 NOV - Lo
stupore ma anche lo sdegno: sono i due sentimenti che prevalgono
a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli) a poche ore dal tragico
episodio che è costato la vita a un 19enne, incensurato, e il
ferimento di un coetaneo anch'egli incensurato, in piazza
Capasso. A parlare con i cronisti, c'è un padre di famiglia che
a proposito di episodi di illegalità parla di '"situazione
protrattasi negli anni".
Tra gli esercenti aperti in questa giornata, c'è chi
meravigliato non sapeva nulla e, una volta informato dei fatti,
commenta: "Un po' un far west, prima non era così". Un altro
commerciante: "Qui è un punto di ritrovo di tanti giovani, non
sappiamo cosa fanno. Non era una tragedia annunciata. San
Sebastiano non deve passare come la città degli omicidi".
Nel parco di via Belvedere tra le giostrine e il bar, sono
diverse le famiglie con bimbi al seguito. Una coppia di un
Comune vicino, appresa dai cronisti la notizia, commenta: "Non
ci sono più valori. I genitori dovrebbero fare la loro parte,
occorre più controllo ma il problema riguarda tutta Italia, non
solo San Sebastiano al Vesuvio". Sotto i portici, tra esercizi
commerciali, c'è chi dice di non sapere nulla o preferisce non
commentare. (ANSA).
Ucciso nel Napoletano, una città tra stupore e sdegno
C'è chi chiede più sicurezza anche per i propri figli