Campania

A Il Pozzo e il Pendolo Teatro Napoli Smith e Wesson di Baricco

Dall'8 novembre una storia di coraggio e di ribellione

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 05 NOV - È un testo teatrale coinvolgente 'Smith e Wesson' di Alessandro Baricco, con Paolo Cresta, che firma anche la regia, Andrea de Rosa, Marianita Carfora, in scena da venerdì 8 novembre alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 10) negli spazi de Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli. Smith & Wesson, si sottolinea, "è una storia di sfide, sogni impossibili, coraggio e rimpianto, in cui due uomini forse arresi, perdenti, ai margini, con la voglia di rifiutare o di fuggire da un mondo che non gli piace, trovano riscatto in una giovane giornalista e nella forza dei suoi sogni".
    Wesson è un pescatore di persone che si buttano nelle cascate del Niagara e annegano. Smith è un meteorologo che vuole raccogliere i dati meteo degli ultimi 77 anni per poter fare previsioni. Rachel è una giovane giornalista che vuole trovare il modo di diventare famosa. L'idea c'è, ha solo bisogno che qualcuno la aiuti a realizzarla. Tom Smith e Jerry Wesson si incontrano davanti alle cascate del Niagara nel 1902. Nei loro nomi e nei loro cognomi c'è il destino di un'impresa da vivere.
    E l'impresa arriva insieme a Rachel, una giovanissima giornalista che vuole una storia memorabile, e che, quella storia, sa di poterla scrivere. Ha bisogno di una prodezza da raccontare, e prima di raccontarla è pronta a viverla. Per questo ci vogliono Smith e Wesson, la coppia più sgangherata di truffatori e di falliti che Rachel può legare al suo carro di immaginazione e di avventura.
    Ci vuole anche una botte, una botte per la birra, in cui entrare e poi farsi trascinare dalla corrente. Nessuno lo ha mai fatto. Nessuno è sceso giù dalle cascate del Niagara dentro una botte di birra. È il 21 giugno 1902, nessuno potrà mai più dimenticare il nome di Rachel Green. Sarà veramente lei a raccontarla quella storia? L'opera, si mette in evidenza, "gira per tutto il tempo intorno al tema dell'esistenzialità. Lo scopo della vita dei tre è poco discutibile e alquanto confuso, quindi, la proposta della signorina cade a pennello. Con la messa in atto del piano, tutti e tre troveranno il senso della propria vita, compreso dalle conseguenze con cui avranno a che fare. Saranno inondati da nuove emozioni e da momenti di popolarità che li scuoteranno dalla loro vita apatica e robotica. Talvolta i sogni camminano sulle gambe degli altri, e anche se si infrangono nelle rapide di una cascata, scavano un solco profondo nei cuori di chi li ha condivisi, per rimettere in sesto la vita". (ANSA).
   

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