(ANSA) - NAPOLI, 05 NOV - Il filosofo Ortensio Zecchino
ritrova l'attualità di Benedetto Croce. Venerdì 15 novembre alle
17:30, nella sede della Fondazione Banco Napoli, presentazione
del libro 'Perché non possiamo non dirci cristiani'.
Il saggio di Croce, evidenzia una nota, "comparve sulle
pagine della Critica il 20 novembre 1942 e da allora non ha
cessato di essere al centro di interesse e dibattiti. Afflitto
dallo spettacolo delle atrocità della guerra nella sua Napoli
ma, più in generale, angosciato dalle sorti della nostra
civiltà, Croce volle affidare al saggio questi suoi sentimenti,
con l'intento di suonare un allarme e risvegliare nelle
coscienze il senso del dovere di non essere passivamente
acquiescenti. Ma il saggio, bollato dalla stampa fascista e
comunista, volle essere anche un appello, sia pur velato, a
tutte le forze sinceramente amanti della libertà, in vista dello
sperato ritorno alla vita democratica".
Dalle note del Diario di Croce si comprende anche il tormento
nella ricerca di un titolo adeguato, si aggiunge, "passato dalla
prima formulazione in termini interrogativi, alla seconda in
termini affermativi, alla definitiva, in cui affermarci diventa
dirci, ma soprattutto si appongono le virgolette a 'cristiani',
per render chiaro, fin dal titolo, che il termine veniva assunto
in un senso particolare, diverso da quello connotante formali
appartenenze confessionali. Il saggio si rivelerà espressione
altissima e sofferta, a un tempo, della passione civile
dell'autore, della incompiutezza d'ogni sistema filosofico e
dell'insondabilità dei tanti misteri che avvolgono l'uomo".
Zecchino, presidente del centro di ricerca Biogem, già
ministro dellUuniversità e della ricerca, storico del Diritto,
si interroga sullo studio di Croce, a partire dal rapporto tra
cattolici e politica. Edito da Rubbettino, il saggio è inoltre
calato in un più ampio contesto di pensiero europeo. La
prefazione è di Eugenio Mazzarella, la postfazione è di Dino
Cofrancesco. (ANSA).
Alla Fondazione Banco Napoli Zecchino rilegge Benedetto Croce
'Perché non possiamo non dirci cristiani', confronto 15 novembre