Campania

Applausi, lacrime e dolore ai funerali di Santo

Il vescovo: "Signore, paralizza le mani di chi vende le pistole"

I funerali di Santo Romano

Redazione Ansa

(ANSA) - CASORIA, 06 NOV - Sono appena terminati i funerali di Santo Romano, il 19enne incensurato ucciso nella notte tra venerdì e sabato a San Sebastiano al Vesuvio. Applausi e lacrime hanno accompagnato il feretro fuori dalla chiesa, dove i familiari sedevano in prima fila. Vicino a loro, i compagni di Santo del Micri, la squadra di calcio nella quale giocava come portiere, con la divisa blu.
    "Signore, paralizza le mani di chi vende pistole così facilmente e a così poco prezzo. Perchè questo è un prezzo che non si misura", ha detto nell'omelia Francesco Beneduce, vescovo ausiliare di Napoli. A concelebrare don Tonino Palmese, don Enzo Cozzolino, padre Maurizio Patriciello e padre Fedele Mattera.
    In una chiesa gremita, anche i gonfaloni della Regione Campania, del Comune di San Sebastiano al Vesuvio (presente il sindaco Giuseppe Panico) e della città di Casoria (con il sindaco Raffaele Bene). Grande folla pure all'esterno della chiesa.
    Dopo la funzione religiosa, Michele Visone presidente del Micri calcio si è rivolto ai giovani: "i nostri no non prendeteli come una negazione, non giratevi dall'altra parte".
    Subito dopo un'amica ha letto i momenti di amicizia vissuti in comitiva fino alla tragedia. Lacrime e un lunghissimo applauso per l' ultimo saluto.

Tra i tantissimi partecipanti al funerale di Santo anche un ragazzo che, la sera dell'omicidio, era con lui: "dovremmo scendere in piazza tutti insieme a protestare fino a quando non ci daranno sicurezza", dice ai cronisti. Il sindaco di Casoria, Raffaele Bene, invita a "essere vicini alla famiglia e avere rispetto per il dolore che stanno vivendo. Bisogna ricordare Santo, ma anche lavorare perché queste cose non si verifichino più e perché i nostri ragazzi possano recuperare quel senso e quel valore della vita che sempre più spesso si sta perdendo". Il vescovo Beneduce, nell'omelia, oltre alla condanna di chi vende ai giovani le pistole, ha ricordato a più riprese la figura di Santo, la sua passione per il calcio. E rivolto ai tantissimi giovani presenti, tra cui i compagni di squadra del giovane ucciso, li ha invitati a "prendersi cura delle persone".  (ANSA).
   

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