(ANSA) - NAPOLI, 07 NOV - Stabilizzare i lavoratori
idraulico-forestali nelle Comunità Montane ponendo fine ad anni
di precarietà e, nel contempo, rilanciare il patrimonio boschivo
della Campania: è quanto chiede la consigliera Regionale
indipendente, Maria Muscarà. Durante l'incontro, la consigliera
ha presentato le proprie iniziative consiliari che sono
finalizzate a raggiungere tali obiettivi con un emendamento al
disegno di legge regionale 457 recante 'Modifiche ed
integrazioni alla legge regionale 7 maggio 1996, n.
Salvatore Ronghi, presidente di Sud Protagonista ha detto: "I
Parchi Regionali della Campania e le aree protette, da anni,
sono lasciate all'abbandono con gli Enti Parco senza risorse
economiche e senza avere a disposizione adeguato personale per
la loro la gestione e valorizzazione per renderle produttive
attraverso un turismo ecosostenibile" - ha rimarcato Ronghi per
il quale "oltre 1100 unità di personale potrebbero essere
assunte dai vari Parchi attingendo alla platea dei precari
cosiddetti del progetto Bros che, da anni, sono stati formati
nella gestione del verde e dei Parchi stessi e, invece,
continuano a versare nella precarietà e nella disoccupazione".
All'incontro il segretario generale del sindacato forestali
Sifus, Maurizio Grosso: "Questi lavoratori sono precari da
venticinque anni: non possono continuare a rimanere precari. I
loro contratti vanno trasformati da contratti a termine a tempo
indeterminato: è non solo giusto ma utile al patrimonio
boschivo, alla salvaguardia dei boschi". (ANSA)
Lavoratori forestali, 'occorre stabilizzare, stop precarietà'
1.500 precari in Campania, l'appello di Muscarà e Ronghi