(ANSA) - NAPOLI, 13 NOV - "Ti devo mandare in coma". A
quindici giorni dall'inizio del processo che vede imputati i
suoi rapinatori riceve pressioni e gravi minacce via social che
hanno ravvivato in lei ansie non del tutto sopite.
L'anno scorso la 26enne venne tratta in inganno da due
ragazze conosciute a Roma che le chiesero un passaggio a Napoli.
Una volta giunta a destinazione la 26enne trovò ad aspettarla un
giovane armato di pistola e con il volto coperto il quale
ignorando le altre due giovani presenti le puntò contro l'arma
costringendola a consegnare una borsetta contenente la somma di
denaro.
Durante la fuga, però, il bandito perse il cellulare,
prontamente recuperato dalla vittima e sul quale, poco dopo,
giunse una telefonata che le consentì di scoprire l'identità del
rapinatore: era il fratello di una delle due ragazze che aveva
accompagnato a Napoli.
E così Insieme con l'esecutore materiale del colpo vennero
arrestate dalla polizia di Stato anche le complici che tesero il
tranello. Il processo per questa rapina inizierà davanti al
giudice di Napoli il prossimo 28 novembre. La giovane, che teme
fortemente di essere avvicinata da malintenzionati, accompagnata
dal suo legale, ha presentato una denuncia in procura allegando
gli screenshot delle minacce e delle pressioni subite. (ANSA).
Minacce via social dopo avere fatto arrestare i suoi rapinatori
"Ti devo mandare in coma", presa di mira 26enne napoletana