Campania

Aumentano incidenti stradali e feriti ma calano le vittime

Dati Istat, nel 2023 sono 220 le vittime,oltre 10.200 i sinistri

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 15 NOV - L'anno 2023 è caratterizzato da una stabilizzazione nella mobilità rispetto al 2022, anno nel quale era stato rilevato un netto incremento, in termini di spostamenti registrati, rispetto al periodo delle fasi più acute della pandemia. Sul fronte dell'incidentalità stradale si registra, a livello nazionale, un lieve miglioramento per il numero delle vittime rispetto all'anno precedente (-3,8%); in controtendenza aumentano incidenti (+0,4%) e feriti (+0,5%), seppur in maniera contenuta.
    In Campania, nel 2023, secondo i dati Istat, si sono verificati 10.242 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 220 persone e il ferimento di altre 14.676. Rispetto al 2022 sono in aumento, più di quanto si registri a livello nazionale, il numero degli incidenti (+4,3%) e i feriti (+4,8%), ma risultano in calo le vittime (-3,5%).
    *LA CAMPANIA RISPETTO AGLI OBIETTIVI EUROPEI I Programmi d'azione europei per la sicurezza stradale, riferiti ai decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale. Per il nuovo decennio di iniziative 2021-2030 gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono l'ulteriore dimezzamento del numero di vittime e di feriti gravi entro il 2030 rispetto all'anno di benchmark (fissato nel 2019) e il monitoraggio di specifici indicatori di prestazione, Key Performance Indicators (sui temi: infrastrutture, veicoli, infrastrutture stradali, assistenza post-incidente), che l'Italia si prepara a fornire.
    Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte in Campania del 28,9%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2023 si registrano variazioni, rispettivamente, di -13,4% e -26,1%. Nello stesso periodo, si registra una leggera diminuzione dell'indice di mortalità, sia in Campania che a livello nazionale: da 2,3 a 2,1 decessi ogni 100 incidenti nella regione e da 1,9 a 1,8 a livello nazionale.
    Nel 2023 aumenta in Campania l'incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) periti in incidente stradale, attestandosi su un valore superiore alla media Italia (49,1% contro 47,6%). Guardando agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell'incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione si conferma superiore a quello nazionale (56,4% contro 50,0%). Sempre tra il 2010 e il 2023 l'incidenza dei pedoni deceduti è aumentata in Campania da 12,2% a 20%, mentre nel resto del Paese l'aumento è stato più contenuto, da 15,1% a 16%.
    ***I COSTI SOCIALI Nel 2023 il costo dell'incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in 17 miliardi e circa 700 milioni di euro per l'intero territorio nazionale (300 euro pro capite) e in circa 1,2 miliardi di euro (212 euro pro capite) per la Campania; la regione incide per il 6,7% sul totale nazionale.
    ***IL RISCHIO DI INCIDENTE STRADALE Nel 2023 il maggior numero di incidenti (7.596, il 74,2% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 110 morti (il 50% del totale) e 10.459 feriti (71,3%). Rispetto all'anno precedente i sinistri aumentano su tutte le categorie di strada, ma l'incremento maggiore si verifica sulle strade extraurbane (+6,2%) e sulle strade urbane (+4,1%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (4,6 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (3 decessi ogni 100).
    In ambito urbano gli incidenti che avvengono lungo un rettilineo rappresentano il 56,7% del totale, seguono quelli che si verificano nei pressi di un incrocio (22,1%), di una intersezione (9,4%), di una curva (7,6%) e di una rotatoria (2,6%). Lungo le strade extraurbane il 62,2% degli incidenti si verifica lungo un rettilineo, il 23,8% in curva, il 6,2% nei pressi di un incrocio e il 3,9% nei pressi di un'intersezione.
    ***I MESI E LE ORE PIÙ A RISCHIO Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati in Campania 2.995 incidenti (29,2% del totale), mentre tra maggio e settembre, in coincidenza del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 4.838 (il 47,2% di quelli avvenuti durante l'anno), in cui hanno subito lesioni 6.953 persone (47,4%) e 121 sono decedute (55%). I mesi più critici sono stati luglio e giugno con rispettivamente il 10,9% e il 9,6% degli incidenti. A luglio ed agosto inoltre, si sono registrati il 14,1% delle vittime della strada per mese.
    Il 76,0% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 21 ma l'indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le 3.00 e le 6.00 del mattino (7,5 morti ogni 100 incidenti) e in orario notturno tra le 23.00 e la mezzanotte (4,8 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (2,1) (Figure 6 e 7). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 40,8% degli incidenti notturni, il 52,8% delle vittime e il 43,4% dei feriti. L'indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 3,8 decessi ogni 100 incidenti.
    Il valore più elevato si registra il sabato notte (5,9).
    ***GLI INCIDENTI STRADALI NELLE AREE URBANE, INTERMEDIE E PERIFERICHE In Campania il 41,5% degli incidenti stradali è concentrato nei Poli urbani ; considerando anche le Aree di cintura, che comprendono i comuni più prossimi ai Poli, si arriva all'84,2% del totale. Nei comuni delle Aree interne, aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità), gli incidenti rappresentano il 15,8% del totale regionale. Il numero delle vittime diminuisce rispetto al 2022 nel totale dei Centri (-5,3%) mentre nelle Aree Interne risulta in lieve aumento (+1,7%). L'indicatore statistico di mortalità (2,1 decessi ogni 100 incidenti) e l'indice di gravità (1,5 morti ogni 100 morti e feriti) diminuiscono lievemente rispetto al 2022. Nelle Aree interne i valori di entrambi gli indicatori evidenziano una situazione che continua a rimanere critica: risultano rispettivamente pari a 3,7 e 2,4.
    ***I COMPORTAMENTI A RISCHIO E LE PERSONE COINVOLTE La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (72,2%). La tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (3.305 casi, 45 vittime e 5.034 feriti), seguita dal tamponamento (1.728 casi, 16 decessi e 2.768 persone ferite). La tipologia più pericolosa è la fuoriuscita (5,5 decessi ogni 100 incidenti); seguono lo scontro frontale (5 decessi ogni 100 incidenti), l'investimento di pedone (4,1 decessi ogni 100 incidenti) e l'urto con ostacolo in sosta (3,1 decessi ogni 100 incidenti). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 3,5 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,6 decessi).
    Nell'ambito dei comportamenti errati di guida, la guida distratta, la velocità troppo elevata, la manovra irregolare, il mancato rispetto delle regole di precedenza sono le prime quattro cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I quattro gruppi costituiscono complessivamente il 45,9% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 20,8%, mentre l'elevata velocità per il 13,3% e il mancato rispetto della distanza di sicurezza per l'11,1%.
    Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per la classe di età 65+ anni (5,8 per 100mila abitanti) e per quella 15-29 anni (5,7 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 67,7% delle vittime e il 65,9% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 12,3% dei morti e il 26,4% dei feriti, i pedoni il 20% dei deceduti e il 7,8% dei feriti. Il 68,2% dei pedoni rimasti vittima di incidente stradale appartiene alla classe di età 65+, mentre il 61,2% dei pedoni feriti ha più di 44 anni. Il tasso di lesività standardizzato è pari a 554,5 per la classe di età 15-29 anni, a 328,4 per quella 30-44 anniI comportamenti a rischio e le persone coinvolte La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (72,2%). La tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (3.305 casi, 45 vittime e 5.034 feriti), seguita dal tamponamento (1.728 casi, 16 decessi e 2.768 persone ferite). La tipologia più pericolosa è la fuoriuscita (5,5 decessi ogni 100 incidenti); seguono lo scontro frontale (5 decessi ogni 100 incidenti), l'investimento di pedone (4,1 decessi ogni 100 incidenti) e l'urto con ostacolo in sosta (3,1 decessi ogni 100 incidenti). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 3,5 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,6 decessi).
    Nell'ambito dei comportamenti errati di guida, la guida distratta, la velocità troppo elevata, la manovra irregolare, il mancato rispetto delle regole di precedenza sono le prime quattro cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I quattro gruppi costituiscono complessivamente il 45,9% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 20,8%, mentre l'elevata velocità per il 13,3% e il mancato rispetto della distanza di sicurezza per l'11,1%.
    Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per la classe di età 65+ anni (5,8 per 100mila abitanti) e per quella 15-29 anni (5,7 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 67,7% delle vittime e il 65,9% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 12,3% dei morti e il 26,4% dei feriti, i pedoni il 20% dei deceduti e il 7,8% dei feriti. Il 68,2% dei pedoni rimasti vittima di incidente stradale appartiene alla classe di età 65+, mentre il 61,2% dei pedoni feriti ha più di 44 anni. Il tasso di lesività standardizzato è pari a 554,5 per la classe di età 15-29 anni, a 328,4 per quella 30-44 aI comportamenti a rischio e le persone coinvolte La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (72,2%). La tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (3.305 casi, 45 vittime e 5.034 feriti), seguita dal tamponamento (1.728 casi, 16 decessi e 2.768 persone ferite). La tipologia più pericolosa è la fuoriuscita (5,5 decessi ogni 100 incidenti); seguono lo scontro frontale (5 decessi ogni 100 incidenti), l'investimento di pedone (4,1 decessi ogni 100 incidenti) e l'urto con ostacolo in sosta (3,1 decessi ogni 100 incidenti). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 3,5 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,6 decessi).
    Nell'ambito dei comportamenti errati di guida, la guida distratta, la velocità troppo elevata, la manovra irregolare, il mancato rispetto delle regole di precedenza sono le prime quattro cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I quattro gruppi costituiscono complessivamente il 45,9% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 20,8%, mentre l'elevata velocità per il 13,3% e il mancato rispetto della distanza di sicurezza per l'11,1%.
    Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per la classe di età 65+ anni (5,8 per 100mila abitanti) e per quella 15-29 anni (5,7 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 67,7% delle vittime e il 65,9% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 12,3% dei morti e il 26,4% dei feriti, i pedoni il 20% dei deceduti e il 7,8% dei feriti. Il 68,2% dei pedoni rimasti vittima di incidente stradale appartiene alla classe di età 65+, mentre il 61,2% dei pedoni feriti ha più di 44 anni. Il tasso di lesività standardizzato è pari a 554,5 per la classe di età 15-29 anni, a 328,4 per quella 30-44 anni. (ANSA).
   

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