Campania

Manfredi presidente Anci. Mattarella,comuni simbolo unità

Capo Stato, collaborazione tra istituzioni dovere repubblicano

Redazione Ansa

(di Andrea Doi) (ANSA) - TORINO, 20 NOV - Sergio Mattarella interviene all'assemblea dell'Anci, a Torino, nel giorno dell'elezione a presidente di Gaetano Manfredi. E, in un articolato discorso, sottolinea alcuni principi chiave dei rapporti tra le istituzioni: i comuni sono il simbolo dell'unità del Paese e i sindaci in prima linea nel rapporto con i cittadini. Da qui l'invito alla collaborazione a tutti i livelli.
    L'intervento del presidente della Repubblica segue quello del neo presidente dei comuni italiani che lancia l'agenda "riformista", da sottoporre alla premier Giorgia Meloni e ai ministri, con l'obiettivo di "garantire equilibrio e crescita alle diverse realtà comunali. piccole e grandi, aree interne e urbanizzate". Poche ore dopo l'elezione, al Lingotto Fiere di Torino, Manfredi ha parlato di obiettivi e strategia, proposte al governo nazionale e critiche alla legge di Bilancio nella sala gremita di sindaci con la fascia tricolore, proprio davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Un sicuro riferimento morale e istituzionale per il nostro impegno di sindaci - ha detto Manfredi, rivolgendosi al Capo dello Stato - l'abbiamo sentita sempre vicino, anche fisicamente, con la presenza e la testimonianza concreta. Nei momenti di difficoltà e nel lavoro quotidiano. Nelle giornate drammatiche e nelle occasioni di festa e di celebrazione".
    "I Comuni, che sono il simbolo dell'unità del Paese - ha successivamente sottolineato il Capo dello Stato - sono oggi al lavoro nell'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, attività che vede in campo rilevanti risorse messe a disposizione dall'Unione. Come sempre, il tema è quello delle somme disponibili e delle opzioni di spesa conseguenti, che il Parlamento consegna al governo con la legge di bilancio. Come è naturale, le scelte che i governi nazionali hanno fatto a Bruxelles con il Patto di stabilità si riflettono sui Comuni.
    Non possiamo dimenticare che questi ultimi, - ha aggiunto - in prima linea nel rapporto con i cittadini, sono chiamati a sovvenire ai bisogni più immediati e elementari della popolazione". Da qui l'invito alla collaborazione tra istituzioni, "un dovere repubblicano". "Con chi costruire l'Italia dei prossimi decenni, opera che richiede partecipazione corale e diffusa, concordia tra le istituzioni, convergenza delle istanze popolari, se non con i Comuni? La concordia è necessaria di fronte alle emergenze, purtroppo divenute frequenti. Quando viene aggredito il principio di legalità.
    Davanti a minacce al funzionamento e alla dignità delle istituzioni", ha tra l'altro detto.
    Dell'Agenda dei Comuni Manfredi poco prima aveva evidenziato le priorità: "diritto alla casa, che deve tornare accessibile a tutti", "servizi di prossimità, integrati con i servizi sociali ed educativi", "sostenibilità dei servizi nelle aree interne", "la sfida dei trasporti", "un nuovo modello di gestione della sicurezza", "politiche concrete di sostenibilità ambientale" e "uno sguardo più attento e vigile sui giovani". Punti "che non possono essere evasi - ha osservato Mattarella - I Comuni, nell'ambito della spesa della Pubblica Amministrazione, risultano virtuosi. Lo riconoscono tutti i parametri di valutazione. Non posso che auspicare una interlocuzione fruttuosa".
    Ma per "implementare quest'agenda - ha rimarcato Manfredi - bisogna agire su una riforma dell'assetto istituzionale e della finanza locale" perché "la capacità fiscale dei Comuni è ormai esaurita. In questa prospettiva di una possibile riduzione dei trasferimenti è necessario immaginare una riforma della finanza locale, altrimenti - ha ammonito - i Comuni avranno sempre più difficoltà a garantire i bisogni primari e contrastare i divari e gli squilibri". Manfredi chiede un sempre maggior coinvolgimento dei sindaci sul tema della sicurezza, "a tutti i livelli e in tutte le fasi: nella prevenzione e nelle dotazioni tecnologiche di controllo e sorveglianza" e un ripensamento su "alcune scelte" della legge di Bilancio che "riteniamo drastiche di riduzione di risorse con azzeramento di intere misure pluriennali per gli investimenti comunali". (ANSA).
   

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