Campania

"Io, col sostegno del Confidi, non ho imboccato via dell'usura"

La testimonianza dell'imprenditore napoletano Giovanni De Vivo

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 21 NOV - "Se sono qui oggi è per testimoniare che il sostegno del Confidi è stato decisivo per evitare il rischio di finire in mano agli usurai. Il Confidi è intervenuto al momento giusto: senza il suo aiuto ora non sarei qui a raccontare la mia storia". Così Giovanni De Vivo, 33 anni, imprenditore napoletano del settore ristorazione, spiega la sua vicenda professionale e umana in occasione dell'incontro sulla necessità di utilizzare i fondi antiusura della legge 108/96 voluto da Confidi Pmi Campania e svoltosi nella Sala Grande delle Gallerie d'Italia con la partecipazione di esperti e di rappresentanti del sistema bancario e imprenditoriale oltre che del MEF. Una serie di problemi che avrebbero potuto spezzargli le gambe. "Avevo un locale - non un semplice bar, qualcosa di più con i nostri dolci e laboratori - in Piazza Municipio che offriva lavoro e fatturato. Poi, una sera, un incendio danneggiò l'attività. Ricominciai daccapo e tutto sembrava filare liscio ma arrivò una seconda mannaia: la chiusura della piazza per i lavori nella zona. Fu il colpo definitivo. Perdemmo clientela e l'attività si ridusse al lumicino. Fui costretto a licenziare 25 persone. Per superare il momento di difficoltà mi rivolsi alle banche per ottenere credito ma questo mi fu negato Fu allora che per puro caso venni a conoscenza delle attività svolte dal Confidi e grazie al suo intervento mi risollevai evitando pericolose vie 'alternative'". Un intervento concreto, sottolinea, "fatto di fiducia nelle capacità imprenditoriali ma, soprattutto, nella persona. Un aspetto, quest'ultimo, che, spesso, non viene preso in considerazione da chi dovrebbe istituzionalmente aiutare gli operatori in difficoltà". Giovanni De Vivo - figlio di commercianti del settore abbigliamento - riparte, dopo la pandemia, dalla zona di Posillipo e rilancia la sua attività con un nuovo locale. Dopo alcune vicissitudini sistema definitivamente la sua impresa e ora opera in una struttura con 250 posti a sedere. "Voglio condividere la mia esperienza con tanti colleghi che hanno voglia di fare impresa, di fare commercio sano in questa città: credo sia possibile farlo. Strutture come il Confidi Pmi Campania mi hanno dimostrato, nei fatti, che è possibile rialzarsi. La parola unica da utilizzare è: fiducia" conclude.
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it