Campania

Impronte mani rosse in sede ateneo Napoli, 'non è intimidazione'

Studenti replicano a critiche, la contestazione è democratica

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 22 NOV - "La contestazione è democrazia, vi inquieta così tanto?" E' il quesito che le studentesse e gli studenti di Ecologia Politica e dei Collettivi Autorganizzati Universitari di Napoli pongono a ad alcuni politici, tra i quali Rubano (FI) e Silvestro (FI) dopo che hanno definito ' intimidatoria l'iniziativa di protesta avvenuta ieri all'ingresso degli uffici del Rettorato dell'Università degli Studi di Napoli Federico II dove, spiegano gli studenti in un comunicato 'abbiamo lasciato le impronte rosse delle nostre mani sulla porta di accesso al rettorato dopo una serie di richieste di confronti con i rettori dei nostri dai quali abbiamo ricevuto soltanto silenzi o promesse non mantenute: ancora attendiamo le dimissioni di Matteo Lorito dal CTS della fondazione Med-Or ".
    "Ci chiediamo come si possa parlare di "atto intimidatorio" o "gesto inquietante" riferendosi a un vetro sporco di vernice rossa. Inquietante e intimidatorio è il sostegno incondizionato ad un genocidio, alla distruzione totale di ospedali, scuole e università: il sangue a Gaza scorre davvero", aggiungono ancora.
    " Inquietanti e intimidatori semmai - conclude la nota - sono 'appoggio del Governo a Netanyahu, un criminale di guerra condannato dalla Corte di Giustizia Internazionale e le politiche repressive del Governo che taglia i fondi previsti per l'Università mentre finanzia la guerra. Violento non è chi dal basso si organizza e protesta, ma chi ha il potere di decidere e reprime". (ANSA).
   

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