Campania

Si getta dall'auto in corsa per sfuggire agli abusi

A Napoli, vittima una diciannovenne. Pensava fosse il suo taxi

A Napoli si lancia da auto in corsa per sfuggire ad abusi

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 23 NOV - Era convinta che fosse il taxi che aveva chiamato e l'ha preso, ma quella corsa si è trasformata in un incubo per una diciannovenne napoletana che, per sfuggire al suo aguzzino, è stata costretta a gettarsi dall'auto in movimento. L'uomo è stato arrestato dalla Polizia. E' successo a Napoli, la notte scorsa.
    La giovane, ha accertato la polizia, in corso Umberto, non lontano dalla stazione centrale, era salita a bordo di un'autovettura, pensando fosse il taxi che stava attendendo per tornare a casa. Durante il tragitto, però, il conducente ha cominciato a molestarla. A fronte del netto rifiuto della ragazza, l'uomo è diventato violento: l'ha presa a schiaffi, le ha strappato di mano il telefono e ha continuato con il suo atteggiamento, diventando sempre più aggressivo. A questo punto, la diciannovenne, disperata, ha fatto l'ultima cosa che le restava: ha aperto la portiera e si è gettata dall'auto in movimento.
    Tutto questo è avvenuto nel quartiere di Ponticelli, a diversi chilometri da dove era cominciata la corsa del finto taxi: un lasso di tempo durante il quale la vittima ha vissuto momenti di vero terrore, che poi ha raccontato alla polizia. Ad allertare gli agenti è stato un cittadino che ha assistito alla scena ed ha chiamato la centrale operativa raccontando di aver visto una donna che si era buttata da un'auto in corsa. Sul posto, in via Fratelli Grimm, è subito intervenuta una pattuglia del Commissariato Ponticelli, mentre gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia, grazie alle descrizioni del veicolo e dell'aggressore, lo hanno rintracciato in via Brin.
    L'uomo, un 38enne originario della zona di Caserta, è stato trovato in possesso degli effetti personali della vittima ed è stato arrestato per rapina e violenza sessuale. Ma le indagini sul suo conto non sono finite, perchè nel veicolo i poliziotti hanno trovato diversi documenti di riconoscimento intestati ad altre persone, di cui l'arrestato non ha saputo giustificare la provenienza. Per questo è stato anche denunciato per ricettazione. La polizia sta ora rintracciando tutti i proprietari dei documenti, per cercare di capire come il 38enne - che è stato rinchiuso nel carcere di Poggioreale - ne sia venuto in possesso. (ANSA).
   

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