Campania

Fuccillo, modelli giuridici e sociali nelle parole di Valditara

Docente alla 'Vanvitelli', il ministro ha parlato da giurista

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 25 NOV - "La violenza sulle donne è posta giustamente all'attenzione della società, della politica e quindi dei media. Il riferimento al 'patriarcato' come costume sociale da debellare è anch'esso assolutamente corretto. La società italiana ha però da tempo superato tale modello, peraltro diffusamente disprezzato, e non bisogna strumentalizzare alcuni deprecabili episodi di cronaca nera per muovere le piazze con pericolosi episodi di violenza.
    Le manifestazioni di dissenso verso le parole del ministro Valditara sul tema, appaiono eccessive e fuori luogo". Così il prof. Antonio Fuccillo, ordinario del Dipartimento di Giurisprudenza- nell'Università della Campania 'Luigi Vanvitelli'.
    "Valditara - aggiunge Fuccillo - ha parlato da giurista sottolineando come il modello patriarcale di famiglia sia stato eliminato dal Codice civile con la riforma del 1975. Sono quindi 50 anni che non ha più alcun senso parlare in diritto di patriarcato. Da fine studioso del diritto romano poi, il prof.
    Valditara ben conosce il modello familiare di riferimento e quindi il suo completo superamento nella evoluzione dei sistemi giuridici occidentali". Secondo il professor Fuccillo "il riferimento all'immigrazione poi, va sempre letto in tale ottica. Da studioso dei sistemi giuridico-religiosi posso affermare che in molti ordinamenti giuridici il modello patriarcale è tuttora presente e operante e peraltro socialmente apprezzato. E' quindi del tutto evidente che chi immigra nel nostro Paese ed ha quel modello (patriarcale) di riferimento, tenderà ad importarlo e a difenderlo, almeno nel proprio contesto sociale. Gli studiosi di diritto interculturale, infatti, sottolineano come sia complicato l'adattamento dei soggetti in arrivo da sistemi giuridici e sociali profondamente diversi dal nostro, a comprenderne e ad accettarne le regole".
    A parere del docente della 'Vanvitelli' "la completa attuazione del disegno costituzionale di parità di genere passa anche attraverso una analisi corretta dei dati. Vanno certamente eliminate tutte le sacche di resistenza sociale e ambientale al modello patriarcale. Va combattuta senza esclusione di colpi ogni forma di violenza di genere. L'educazione al rispetto della donna è centrale nella politica educativa della scuola e delle università. Vanno tutelate in ogni modo le libertà di scelta e per ognuno il diritto di essere se stesso, scevro da condizionamenti derivanti da familismo amorale o patriarcale".
    Conclude il professor Fuccillo: "Non colgo, però, alcun arretramento da tali nobili fini dalla politica del ministro Valditara, anzi l'indirizzo imposto nella attività di governo dell'istruzione e del merito va tutta in tale direzione. Allo stesso tempo non si può non sottolineare che il nostro sistema giuridico abbia superato il modello del padre-marito patriarca e si evolve continuamente verso la protezione e la promozione di una piena parità di genere. Le parole del ministro, quindi, se così interpretate non possono che essere condivise, unitamente alla sfida, culturale oltre che giuridica, di debellare ogni forma di violenza sulle donne e combattere senza pause e con ogni sforzo chiunque abbia nella sua testa l'idea di promuovere o far risorgere il patriarcato come modello sociale". (ANSA).
   

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