Campania

Alla Reggia di Caserta esposte 60 opere di Pistoletto

'Metawork' dal 27 novembre al 30 giugno

Redazione Ansa

(ANSA) - CASERTA, 26 NOV - Oltre sessanta opere del protagonista dell'arte povera Michelangelo Pistoletto esposte alla Reggia di Caserta dal 27 novembre al 30 giugno prossimo. È la mostra "Metawork", nome che deriva dall'opera Metawork-United Portraits, che fa parte della mostra; un'opera emblematica del lavoro di Pistoletto, che parte dai ritratti fotografici di otto cittadini di Cittadellarte per ricombinarli tramite un programma di intelligenza artificiale, consentendo quel passaggio dalla dimensione individuale a quella collettiva che caratterizza il lavoro dell'artista di Biella, già nei Quadri specchianti.
    "Una mostra importante che nella sua molteplicità valorizza più temi coerenti alla nostra missione museale" ha affermato durante la conferenza stampa di presentazione Tiziana Maffei, direttrice della Reggia di Caserta e curatrice della mostra. "Il filo rosso - aggiunge Maffei - è con Terrae Motus, che riporta costantemente la Reggia sui passi della contemporaneità con gli artisti che al tempo del sisma del 1980 furono coinvolti nell'operazione. L'attenzione al dialogo e all'arte - in questo luogo che è lo spazio di una diplomazia internazionale fondata sul confronto culturale, la circolazione di idee e di riflessioni, di sperimentazione e innovazione - trovano qui un riferimento persistente. La mostra di Pistoletto è infine un omaggio metaforico al lavoro che con impegno la Reggia porta avanti sprigionando quotidianamente energia tecnica creativa materiale. Lo spazio della Gran Galleria continua così il proprio viaggio nella costruzione di contenuti ampliando la propria offerta culturale in un ricco sistema di relazioni".
    Tra le tematiche affrontate dall'artista c'è il rapporto tra arte e spiritualità, con l'opera "Il tempo del giudizio", esposta nell'ala ovest del Palazzo reale, che si presenta come un tempio che riunisce le principali religioni monoteistiche - cristianesimo, islamismo, ebraismo - e il buddhismo. Ciascuna religione è rappresentata da un elemento simbolico collocato di fronte a uno specchio: un inginocchiatoio, un tappeto da preghiera, una statua del Buddha.
    "Quella di Michelangelo Pistoletto - conclude Maffei - è un'arte aperta al dialogo e allo scambio. È una ricerca in continua evoluzione ed espansione intesa a ripristinare il contatto tra l'esperienza artistica e il mondo". (ANSA).
   

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