Campania

Palazzo Reale Napoli, restaurato lo scalone simbolo

Intervento in cento giorni. Ora lavori alla Cappella Reale

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 28 NOV - A Palazzo Reale di Napoli si sono conclusi dopo cento giorni i lavori di restauro, pulizia e lucidatura dello Scalone d'Onore e si lavora alla messa in sicurezza della Cappella Reale che sarà poi sottoposta a un minuzioso restauro. "Un altro tassello si aggiunge all'immensa mappa di lavori che si svolgono quotidianamente all'interno del Palazzo Reale - dichiara Paola Ricciardi, dirigente delegato dal Direttore generale Musei Massimo Osanna - Oggi, nello stesso momento possiamo osservare i risultati di un restauro concluso e i lavori di un cantiere aperto con il quale rendiamo partecipi i visitatori del duro lavoro che viene svolto da restauratori, alle volte molto impegnativo che si trasforma in arte attraverso una piccola mostra fotografica".
    Lo Scalone fu definito nel 1729 da Montesquieu "le plus beau escalier d'Europe", ma quando il celebre filosofo ebbe modo di ammirarlo l'opera era quella costruita da Francesco Antonio Picchiatti tra il 1651 e il 1666 in pietra di piperno. In realtà quello che vediamo oggi fu progettato ex novo in marmo da Gaetano Genovese nel restauro generale dell'edificio risalente agli anni Quaranta del XIX secolo e rappresenta il simbolo del Palazzo Reale di Napoli.
    Il tempo, gli incendi e gli agenti atmosferici avevano creato una serie di macchie che, grazie al lavoro di conservazione affidato al Consorzio CO.MA.BER, eseguito dalla ditta Officine Marmi Italia specializzata nel campo dei marmi e del restauro e con la direzione dei lavori affidata all'arch. Stefano Gei, sono state attenuate restituendo al marmo di Carrara la sua originale luminosità. L'immenso Scalone ha un'estensione 750 mq di per un'altezza di 30 metri circa e conduce all'Appartamento Storico al piano nobile dove si trova anche la Cappella Reale nella quale stanno per concludersi i lavori di Somma Urgenza che ha riguardato le superfici decorate della Cappella Reale, danneggiate da infiltrazioni d'acqua nel corso degli anni.
    Almerinda Padricelli, funzionario architetto di Palazzo Reale e responsabile del progetto ricorda che "I due interventi sono finanziati dal Grande Progetto del MIC. Il primo restituisce la visione luminosa e candida dei marmi dello Scalone, mentre nel secondo intervento i lavori sono stati eseguiti per consolidare e mappare superfici preziose, ma hanno anche consentito di effettuare degli studi approfonditi e importanti per orientare la progettazione del futuro cantiere di completamento del restauro delle superfici, in modo da valorizzare al meglio le aree di intervento nella Cappella Reale". La messa in sicurezza effettuata con carattere di somma urgenza per cui sono stati impegnati 400mila euro precede, infatti, il restauro delle parti ammalorate della Cappella, che ha un capitolo di spesa di un milione di euro.
    Prima dell'inizio del restauro vero e proprio si è pensato di allestire una piccola mostra fotografica "Working Class", da un'idea di Barbara Balbi, restauratrice ABAP con Padricelli, e la collaborazione dei restauratori e delle restauratrici di Tecnicon coordinati da Luigia Gambino e di Francesca Di Martino restauratrice di Palazzo Reale. Nelle 15 fotografie di Camillo Ripaldi, esposte su sei pannelli nel cantiere ancora attivo, sono rappresentati momenti di lavoro. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it