(ANSA) - CASERTA, 03 DIC - "Nel corso di questi anni il
Partito Democratico in provincia di Caserta ha vissuto vicende
alterne che hanno eroso la fiducia dei militanti e degli
elettori. Il tesserificio nelle tabaccherie, il trasformismo
degli amministratori locali che dal centrodestra hanno trovato
ospitalità sotto le insegne del Pd e l'incapacità di aprire ad
un sano protagonismo di giovani e nuove energie hanno reso il
clima avvelenato e respingente.
Picierno e Oliviero già in passato sono finiti in rotta di
collisione.
La europarlamentare casertana (anche Oliviero è di Terra
Lavoro) non risparmia critiche alla dirigenza del suo partito
perché, dice, "in questi anni abbiamo perso tantissime energie e
altre oggi vengono penalizzate da un salomonismo davvero poco
comprensibile". E commenta in modo critico anche le scelte
compiute dal commissario del partito in provincia di Caserta,
Susanna Camusso, riguardo alle iscrizioni rifiutate, oltre che
ad Oliviero, ad altri amministratori casertani del Pd. "Come si
possono assimilare vicende come quella di Oliviero a quelle di
Silvio Sasso o Massimo Schiavone (candidato col Pd alle ultime
europee) che, per fare un esempio, hanno creato un progetto
civico alternativo di centrosinistra a Sessa Aurunca proprio per
protestare contro le scelte fatte da Oliviero?", si chiede
Picierno. "O ancora come possiamo includere un amministratore
capace e corretto come Vito Marotta dentro questa vicenda? Un
mistero inoltre - commenta Picierno - i casi di Fabio Civitillo
e Agostino Navarra, a cui non sarebbe stata riconosciuta la
tessera perché contrari al referendum sull'autonomia
differenziata".
"Ritengo - conclude Picierno - che sia necessario fare molta
attenzione nel maneggiare una materia così delicata come le
regole che disciplinano la vita di una comunità. Attenzione che
purtroppo non mi pare di poter riconoscere nelle decisioni fin
qui adottate dalla commissaria del pd casertano". (ANSA).
Picierno, bene Oliviero fuori dal Pd ma non gli altri
"Sono vicende non assimilabili"