Campania

Crisi Trasnova, Stellantis disponibile a intervenire

Fiom, pronte lettere di licenziamento. Il 10 incontro al Mimit

Solidarietà vescovo di Nola a lavoratori Stellantis Trasnova

Redazione Ansa

(di Amalia Angotti) (ANSA) - TORINO, 05 DIC - Le lettere di licenziamento per i 400 lavoratori della Trasnova, azienda dell'indotto Stellantis rimasta senza commesse - secondo la Fiom - sono pronte a partire, ma il segnale di una svolta arriva in serata. Il gruppo presieduto da John Elkann annuncia che "è disponibile a riaprire la discussione con la direzione di Trasnova per capire come supportare l'azienda in questa fase, consapevole degli impatti che la fine del contratto con Stellantis ha sui suoi lavoratori".
    Stellantis spiega di avere informato Trasnova "nei tempi previsti dalla legge comunicando che dal 2025 le politiche industriali all'interno degli impianti italiani avrebbero previsto l'internalizzazione delle attività svolte, decisione in linea con le azioni che stiamo assumendo per affrontare - anche noi - le difficoltà legate alla transizione verso la mobilità elettrica indicata dalla politica, a tutela del lavoro delle persone di Stellantis. Non vi è alcun legame, pertanto - spiega l'azienda - tra la decisione di internalizzare l'attività svolta da Trasnova e gli investimenti di Stellantis in Italia, tantomeno con il cambio della leadership di questi giorni, che al contrario si muove nel solco del dialogo e del rispetto istituzionale". Stellantis conferma, infatti, la propria partecipazione all'incontro del 10 dicembre convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, inizialmente previsto per il 17 dicembre. Domani alle 11 la segretaria del Pd, Elly Schlein, sarà allo stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco, dove da giorni continua il presidio dei lavoratori di Trasnova che bloccano l'ingresso delle merci impedendo la regolare attività produttiva. Già lunedì erano andati i parlamentari di Avs e il leader del movimento 5 stelle, Giuseppe Conte. I parroci ed i sacerdoti di Pomigliano d'Arco hanno portato la loro solidarietà e quella del vescovo di Nola, monsignor Francesco Marino, ai lavoratori di Trasnova. "Non possiamo consentire che questi lavoratori siano licenziati - ha detto don Aniello Tortora, parroco cittadino e vicario episcopale della diocesi nolana per la carità e la giustizia - la Chiesa è vicina a queste famiglie, e lo sarà fino a quando non saranno scongiurati i licenziamenti dei lavoratori". (ANSA).
   

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