Campania

Schlein tra gli operai Trasnova, "stop ai licenziamenti"

Leader dem assicura,"il Pd con voi. Governo faccia la sua parte"

Schlein, si blocchi procedura licenziamenti Trasnova

Redazione Ansa

(di Mina Maiello) (ANSA) - POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI), 06 DIC - Abbracci, strette di mano. E poi il racconto delle loro storie, ma anche la letterina di Natale di una bambina, che chiede come regalo che il papà non perda il lavoro. Elly Schlein è stata accolta così dai lavoratori di Trasnova, da lunedì in presidio permanente davanti all'ingresso 1, quello riservato alle merci, dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco, nel giorno in cui la loro azienda ha inviato le lettere di licenziamento per esubero di personale a 97 dipendenti. Di questi, 54 sono impiegati nel piazzale dello stabilimento di Pomigliano, dove c'è l'alberello di Natale addobbato con i nomi dei licenziati.
    Schlein, oltre ad auspicare il blocco della procedura di licenziamenti, chiede a Stellantis "serietà e chiarezza", e ad Elkann "risposte in Parlamento sul piano industriale che garantisca l'indotto e l'occupazione". "Stellantis deve riportare in Italia le produzioni di auto per il mercato di massa nell'elettrico, perché non possiamo lasciare il campo libero soltanto ad altri produttori di altri Paesi - afferma la segretaria dem -. Vogliamo serietà e chiarezza per queste famiglie, per questi lavoratori. Glielo dobbiamo per il contributo che loro hanno sempre portato non solo per far crescere questa azienda, ma per far crescere questo Paese".
    I lavoratori si stringono attorno a lei, le raccontano le loro storie, quella di Pina, lunga 21 anni, prima in Fiat e poi in Trasnova. Poi quelle di Francesco, Luigi, Davide, Luca.
    Qualcuno legge la letterina di Sofia, figlia di un dipendente Trasnova in presidio, che a soli due anni ha chiesto alla mamma di scrivere per suo conto al papà, dopo averlo sentito piangere di nascosto nel bagno: "Non voglio nessun regalo quest'anno, anzi uno solo: che tu torni ad essere il mio papà sorridente".
    La segretaria del Pd ripete che i licenziamenti arrivati in mattinata sono "inaccettabili". "Chiediamo che sia bloccata immediatamente questa procedura - insiste - questi lavoratori sono quelli che tengono in piedi il nostro Paese: non si possono lasciare 400 famiglie per strada, peraltro appena prima di Natale. Bisogna dare loro una prospettiva, e quello a cui puntiamo è che al tavolo che avevamo chiesto di anticipare, e in cui avevamo chiesto la presenza di Stellantis, l'azienda si prenda le sue responsabilità. In questo Paese non possiamo perdere un settore che è fondamentale come quello dell'auto".
    Schlein chiede che il Governo lotti insieme al suo partito per un fondo europeo sull'automotive "che ne ha bisogno, perché altrimenti rischiamo di vedere lo smantellamento di una filiera strategica in Italia e in tutta Europa".
    I lavoratori la ringraziano della vicinanza e urlano la loro rabbia, spiegando di aver lavorato duramente: "Questo stabilimento è tra i migliori - dicono - e per 13 anni la Panda ha fatto da traino del settore. E Stellantis cosa fa? Prende l'auto e la porta in Serbia, e qui lascia la Pandina. Uno smacco inaccettabile. Il nostro lavoro, invece, quello che facciamo da sempre, lo dà ai lavoratori con ridotte capacità lavorative dello stabilimento. Non ha rinnovato la commessa ad un'azienda che era sana, e che il lavoro lo ha sempre svolto. Cosa dobbiamo dire ai nostri figli? Che siamo un costo da ridurre?". Due operai della Stellantis, dicono che già da anni si conosceva il destino della Trasnova, e cercano di consegnare a Schlein un cd in cui si parla di questo, ma non ci riescono. E protestano, ma altri li invitano a "non alimentare altre polemiche in modo strumentale".
    Ai cancelli dello stabilimento, in serata, anche i segretari nazionali della Fiom, Michele De Palma e Samuele Lodi, mentre domenica prossima i parroci ed i sacerdoti di Pomigliano d'Arco leggeranno nelle chiese un messaggio di solidarietà per i lavoratori Trasnova. (ANSA).
   

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