I maltrattamenti alla compagna andavano avanti da tempo. Lui, 27 anni, marittimo, al ritorno dalle lunghe assenze per lavoro accusava la donna di tradirlo, senza ascoltare ragioni. Le liti tra i due culminavano in atti di violenza, anche davanti agli occhi del loro bimbo nato tre anni fa. Stavolta, di fronte all'ennesima aggressione, la suocera ha afferrato il cellulare e cominciato a riprendere le violenze: le urla nel frattempo hanno spinto i vicini a chiamare il 112, e i carabinieri, intervenuti sul posto, hanno arrestato il 27enne.
Si è chiusa così l'ennesima vicenda di violenza sulle donne.
A Torre del Greco, in provincia di Napoli, la relazione tra i due compagni andava avanti da otto anni: dopo la nascita del figlio avevano deciso di andare a vivere insieme nell'abitazione della madre di lei. Da tempo però il rapporto della coppia era funestato dagli scoppi d'ira dell'uomo. Lui, hanno ricostruito i carabinieri, imponeva alla compagna 25enne di non incontrare amiche, di isolarsi. Malgrado i numerosi episodi di violenza - schiaffi, un colpo con una sedia, un dente saltato a causa delle percosse - né la giovane né sua madre avevano presentato denunce.
Fino a un giorno fa, quando al rientro dall'ultima trasferta a bordo il marittimo aggredisce ancora la compagna. La accusa di infedeltà, le strappa i capelli, la spinge con violenza sul pavimento. La vittima grida mentre sua madre filma tutto, terrorizzata. Il video dura pochi secondi, prima che la suocera venga colpita a sua volta con un calcio, ma resta sul telefonino e viene mostrato ai carabinieri, accorsi nel frattempo.
L'aggressore finisce in carcere per maltrattamenti in famiglia, le immagini sono agli atti dell'inchiesta contro di lui. Per le due vittime lesioni guaribili in cinque giorni.
In meno di un anno, dal primo gennaio al 21 novembre di quest'anno, sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Napoli 432 persone (387 in flagranza di reato o in esecuzione di una misura dell'autorità giudiziaria, 45 in flagranza differita) per violenza di genere. Una media di 1,3 persone al giorno. Il dato sui denunciati in stato di libertà raggiunge i 2230: quasi 7 persone al giorno. Anche grazie alle campagne di sensibilizzazione sul fenomeno si rileva un incremento delle denunce. Ruolo fondamentale nelle azioni di contrasto e prevenzione viene svolto dalle quattro "stanze tutte per se" (Ercolano, Napoli Capodimonte, Caivano, Napoli Stella), inaugurate dall'Arma grazie al supporto dell'associazione Soroptimist: rifugi rassicuranti, dove le donne possono condividere le proprie esperienze e denunciare gli abusi subiti.