(ANSA) - ROMA, 09 DIC - La lista delle trentacinque persone
che erano entrate nel sito Eni di Calenzano è l'elenco di un
dramma che ora dopo ora spegne le speranze su ognuna di quelli
che mancano all'appello. Due corpi finora sono stati ritrovati
mentre altri tre uomini, irrintracciabili, sono molto
probabilmente ancora tra le macerie di ciò che resta di quella
esplosione.
Il primo ad essere stato identificato è Vincenzo Martinelli,
51 anni, residente a Prato e originario di Napoli: aveva due
figlie ed era autista di autocisterne. Forse l'altra vittima,
sessantenne, era invece di Bientina, una cittadina del Pisano.
Come loro, altri colleghi sul proprio autocarro stavano facendo
rifornimento in mattinata per ripartire e cominciare la
giornata. È per questo che quella di Calenzano rischia di essere
ricordata come la strage degli autotrasportatori. Nella lista ci
sono anche altri camionisti originari di mezza Italia, da
Catania a Novara, fino a Matera ed hanno tra i quarantacinque e
i sessantadue anni. (ANSA).
Scoppio a Calenzano, originaria di Napoli una delle vittime
Vincenzo Martinelli, 51 anni, da tempo era residente a Prato